La recensione su Apocalisse nel deserto

di emmepi8

10 stelle

Un Herzog è sempre da vedere, anche nelle sue “pazzie” o quasi; qui siamo nel documentario, e sappiamo tutti che dire documentario con un regista come questo non è propriamente la parola giusta. Qui siamo immersi in un vero e proprio inferno che è stata la Guerra nel Golfo, divisa in tredici capitoli che programmano i vari passaggi che portano alla catastrofe dell'incendio dei pozzi petroliferi e d alle loro conseguenze. Un inizio con l'incipit di Pascal: Il Crollo delle Galassie Avverrà con la Stessa Grandiosa Bellezza della Creazione, e poi un rappresentazione silenziosa, sottolineata da scarni passaggi di parole e da immagini che non hanno bisogno di commenti, si procede poi in progressioni, dopo la premessa di un una città ed un paesaggio prima della tempesta, per poi arrivare alla completa distruzione ed al disastro ecologico. Si potrebbe parlare di provocazione, a cui il regista non è nuovo, ma per me è una nota dolente sulla natura umana che ci porta via l'anima, attraverso le immagini infernali che ci propone, in uno spettacolo malefico ed aggressivo, che ci fa rendere conto del collasso irreparabile a cui una guerra insensata ci ha portato. Un finale che è una presa di posizione e non solo provocatoria, che è quella, a lavoro finito, di un nuovo incendio di un pozzo da parte dell'uomo. Un film girato in diretta con la guerra e quindi, oltre a pochissime immagini di repertorio, delle vere e proprie stupende immagini reali Un commento musicale bellissimo e sottilmente scelto: Grieg, Wagner, Prokofev, Verdi, Part, Schubert e Mahler.