Regia di Hubert Charuel vedi scheda film
EROICHE GABBIE----L’eroismo è una prigionia: chi è fedele al proprio mondo senza compromessi, non sa vivere altrove. Da questo punto di vista Pierre, trentenne allevatore di vacche da latte, ne è un esemplare perfetto: ossessionato dal suo lavoro, quando, causa un epidemia, rischia di perderlo, smarrisce la ragione e passo dopo passo precipita nell’inevitabile baratro. Il lungometraggio di Hubert Charuel, figlio di agricoltori, ne racconta la lotta, immergendo il sensibile interprete nell’angoscia disperata di una quotidianità, fatta di azioni e di silenzi eloquenti, minacciata da regole ferree a tutela della salute pubblica. Il conflitto è dunque quello classico fra leggi della città e quelle non scritte introiettare dalla coscienza del singolo. Nel caso di Pierre tuttavia è qualcosa di diverso di un principio etico: egli infatti non ha idee, chiuso nella sua mania, i suoi occhi non vedono nulla, al di là del recinto della propria fattoria. Si tratta allora di qualcosa di più viscerale, di un patologico legame con le bestie che lo allontana dagli amici, dalla ragazza e persino dalla solidale sorella veterinaria. La solitudine del protagonista è sicuramente anche il dramma di una categoria alle cui esigenze la comunità europea è spesso sorda, ma Charuel devia quasi subito l’obiettivo dal contesto verso il ritratto dettagliato di un’individualità particolare. Un eroe certo e tutte le passioni eroiche giganteggiano in scena al di là di torto o ragione.
Petit Paysan - Un eroe singolare (2017): Swann Arlaud
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta