La recensione su Scoop!

di alan smithee

5 stelle

FAR EAST FILM FESTIVAL 19 - UDINE

Un abile fotografo freelance, specializzato in scoop piccanti a dsnno di personaggi dello star system e a vantaggii di riviste di cronaca rosa a base di pettegolezzi, se la passa piuttosto male, indebitato sino al collo e senza una vita privata, perennemente stanziato sul suo furgone o in giro nei locali a tentare di catturare immagini calde per scoop remunerativi, anche attraverso bizzarri trucchi del mestiere come un obiettivo segreto sempre pronto ad attivarsi, nascosto tra le pieghe della sua fidata valigetta a tracolla.

Da quando è stato abbandonato dalla rivista Scoop!, per collaborarvi solo saltuariamente e senza contratto, la sia vita di nomade senza casa è divenuta il suo mondo, la sua cruda realtà.

Il giorno in cui la rivista lo ricontatta per proporgli di farsi affiancare da una giovane inesperta reporter ancora "candida" e inevitabilmente scevra delle malizie del mestiere, l'uomo si trova costretto ad accettare, dando vita, assieme all'ingenua ragazzina, ad una strana e davvero poco assortita coppia, che tuttavia riuscirà ad imparare a comprenderli, rispettarsi e ad aggiustare il tiro, sino a divenire un bel duo tattico di ladri di immagine da una parte, ma mettendo anche un po' da parte quella freddezza cinica che rende la categoria una accozzaglia di veri e propri "cannibali mediatici".

Dinamico, frizzante, sagace, ma anche piuttosto scontato, Scoop! è un "paparazzi thriller" che ha il merito di essere sostenuto da una sceneggiatura brillante, che supporta bene alcuni luoghi comuni francamente evitabili, grazie ad una buon dose di ironia ed un humour velenoso coerente al contesto.

Poi la svolta gialla-action non aiuta molto a mantenere la qualità di una produzione che non arriva sin dove meriterebbe addentrarsi, restando in superficie e in zona "simpatia e arguzia" senza graffiare veramente.

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