Regia di Armando Iannucci vedi scheda film
Film scoppiettante, brioso, ben interpretato. Sarebbe anche divertente se fosse possibile non pensare che le vicende storiche di cui parla sono realmente accadute: forse non nei modi un po' farseschi usati nel film, ma sicuramente con lo stesso raccapricciante bilancio di violenze, sangue e morte, e lo stesso spregio per la vita e per la verità. E, come ricorda anche il titolo, non sono finite con Stalin, ma sono proseguite per altri decenni nella storia della Russia (ex Unione Sovietica).
E forse - e qui sta la straordinaria attualità di questo film - continua ancora tutt'oggi, con personaggi che oggi si chiamano Putin, Medvedev, Prigozhin, capaci di mandare a morire in guerra migliaia di uomini e di tenerne a milioni sotto il loro controllo, tenendoli, quando va bene, nell'ignoranza e nella disinformazione, lontani dalla vera democrazia e da qualunque forma di vera partecipazione alla vita politica.
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