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Tom Horn

Regia di William Wiard vedi scheda film

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La recensione su Tom Horn

di champagne1
6 stelle

Tom Horn fu figura emblematica degli ultimi violenti anni della Frontiera. Quando all'alba del nuovo secolo arrivò nel Wyoming, dove erano in atto violente guerre tra allevatori, trova facilmente lavoro come “bounty killer”: in sostanza col compito di uccidere  - con la perizia che gli veniva senz'altro riconosciuta - ladri di bestiame e piccoli allevatori che non si volevano sottomettere all’egemonia dei grandi allevatori, ricavando una mancia che inizialmente era di 200 $ (tanto valeva la vita umana allora).

Ma la Giustizia fa il suo corso e infine viene incriminato per l'unico delitto che non ha mai compiuto...

L'epoca descritta nel film è un'epoca di transizione, in cui il selvaggio West cerca di darsi delle regole di buona convivenza sociale, alla luce della sua entrata nell'Unione. La tolleranza verso la giustizia gestita in proprio diventa sempre minore (con tutte le contraddizioni che in quella fase si potevano avere) e la trasformazione in uno stato di diritto.

 

Lo sconosciuto William Wiard, sconosciuto regista televisivo, dirige verosimilmente come prestanome di Steve McQueen, che era nella fase calante della sua carriera e che del film era anche produttore esecutivo ed era arrivato a lui dopo aver assunto e licenziato in pochi giorni altri 6 registi, fra cui Don Siegel.

Lo scopo di McQueen era di ridare slancio alla sua fama, dopo alcuni film di scarso valore e bassi incassi, con la figura di un uomo tutto di un pezzo dei tempi antichi; in questo egli mette tutta la sua livorosità del momento disegnando un personaggio pieno di spigolosità, gran lavoratore, ma che non crede nella giustizia, anche perché da essa già condannato per il suo turbolento passato. Il suo Tom Horn  appare scorbutico, insofferente e indisponente anche nei confronti di tutti coloro che lo circondano, compresa la maestrina di cui si è innamorato, forse anche perché lei è l'unica che prova a rinfacciargli gli aspetti "morali" del suo agire, prima ancora di quelli legali.

 

 

Il film alla fine non convinse: forse per il suo assetto abbastanza tradizionale e poco spettacolare (soprattutto in confronto agli spghetti-western). Fu un insuccesso al botteghino ed inoltre rappresenta un momento doppiamente mesto, visto che fu allora che Steve McQueen venne a conoscenza del suo cancro ai polmoni.

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