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In arte Nino

Regia di Luca Manfredi vedi scheda film

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La recensione su In arte Nino

di mmciak
6 stelle

"In arte Nino" diretto da Luca Manfredi, devo dire che non
mi è dispiaciuto, ma anche lasciato perplesso.

La storia racconta la biografia del grande Attore Nino Manfredi,
prima del successo di "Canzonissima", con i conflitti con il
padre generale e il suo sogno di fare l'Attore, frequentando
l'accademia di Arte drammatica.

Il Film prodotto dalla Compagnia Leone Cinematografica
e Rai Fiction, rappresenta un Atto d'amore verso uno dei nostri
grandi Attori che abbiamo avuto nel nostro Paese, come
Nino Manfredi, e mettono in piedi un operazione televisiva,
con un buon Cast e ambizioso, dietro la macchina da presa
figura il figlio Luca Manfredi, regista da tanto tempo,
soprattutto di Televisione.

Comunque io lo collocherei a quei Film d'Attore,
dove quello principale si prende per spalle il tutto
e porta avanti la storia, questo è Elio Germano,
che interpreta in modo strepitoso Manfredi,
e entra bene nel personaggio, anche se eccede
a volte con le mosse, ma credo non per colpa sua,
ma per il volere del regista.

Il tutto inizia dove Saturnino Manfredi e ricoverato in sanatorio per
una tubercolosi e dopo un lunga cura, riesce a guarire, per
poi essere obbligato a prendere la laurea in legge, tanto sospirata
dai genitori, e focalizza molto con il duro
padre maresciallo, che ha un carattere molto quadrato,
che gli è ne ha combinate tante, lo perdona dopo,
con sofferenza soprattutto quando capisce che non
vuole fare l'Avvocato.

Il personaggio di Saturnino è descritto come un carattere
giocherellone e da buffone, che non prende nulla sul serio,
e che ha il pregio dell'ironia, che poi lo utilizzerà dopo per la
sua grandiosa carriera e il successo prima in Tv e dopo al
Cinema.

Infatti è incentrato da questo suo carattere e dalle
arrabbiature del padre, con gli scherzi e il come
mangiare con l'amico Attore, addirittura vestendosi
da monaco per mangiare un piatto di minestra,
ma intorno ci sono anche i sogni che fa,
divertente quello del tribunale che fa l'Avvocato,
dove tutti ridono.

Poi comunque lui al mestiere dell'Attore,
praticamente ci ha pensato per caso,
perché una sera ha incontrato tre Attori
che lo hanno preso in giro e solo dopo
detto così, gli hanno fatto sapere che
facevano l'accademia di Arte drammatica,
per poi fare il provino, ed essere preso,
e cominciare la sua luminosa carriera.

Insomma il potenziale del Film è nel fornito
Cast, soprattutto del contributo enorme di
Elio Germani che da un interpretazione maiuscola
e la bellezza e la bravura di Miriam Leone,
che è diretto bene, ma anche del ritmo
della storia, che si lascia seguire, soprattutto per
i fans del grande Attore, e per ultimo le splendide
musiche del Maestro Nicola Piovani.

Nel Cast figurano anche:
Stefano Fresi, Anna Ferruzzo, Duccio Camerini, Barbara Ronchi,
Vincenzo Zampa, Flavio Furno, Roberto Citran, Massimo Wertmüller,
Paola Minaccioni, Leo Gullotta e Giorgio Tirabassi.

I punti deboli del Film invece sono che alcuni personaggi
sono abbozzati, la messa in scena a tratti approssimativa,
tipica delle Fiction, poi che alcune parti spiegate
e mozzate, prima del finale, altro difetto, tagliato via così,
lasciandoti interdetto.

Il mio voto: 6.

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