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Baby Driver - Il genio della fuga

Regia di Edgar Wright vedi scheda film

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La recensione su Baby Driver - Il genio della fuga

di Heisenberg
9 stelle

Quando la colonna sonora diventa una protagonista aggiunta della pellicola e l'eclettico Edgar Wright si mette dietro alla macchina da presa, nasce un film d'azione atipico e superbo come Baby Driver. Assolutamente da vedere!

[La recensione in sè è SPOILER FREE, ma i video che posterò in essa contengono spoiler, quindi vi sconsiglio di aprirli in caso non abbiate già visto il film.]

Baby (Ansel Elgort) è un giovane ragazzo che soffre di acufene da quando ebbe un incidente automobilistico insieme ai suoi genitori. Il ragazzo cerca di contrastare questo fischio perenne alle orecchie ascoltando musica in ogni momento. Baby mette la sua straordinaria abilità al volante al servizio di Doc (un Kevin Spacey in uno dei suoi ultimi grandi ruoli), che assolda criminali e disperati vari per organizzare delle rapine tanto elaborate, quanto remunerative.
Quello del crimine non è però il mondo di Baby, il quale ci si è trovato in mezzo solo per un vecchio debito da saldare nei confronti di Doc e, infatti, quando incontra la bella Debora (Lily James), appassionata come il nostro protagonista di musica, decide di cambiare vita e di abbandonare le rapine; ma Doc vuole fare un ultimo grande colpo e non può fare a meno del suo guidatore porta fortuna.

 

Ansel Elgort

Baby Driver - Il genio della fuga (2017): Ansel Elgort

 


Edgar Wright (conosciuto prevalentemente per la sua Trilogia del Cornetto) qui riesce ad unire successo di pubblico e qualità dellìopera; cosa non scontata al giorno d'oggi. Wright dirige molto bene, mostrandoci alcuni piani sequenza davvero notevoli e un montaggio, sia video che audio, sempre serrati, che sono stati giustamente candidati entrambi all'Oscar.
Nonostante le numerose scene d'azione, come gli inseguimenti e le sparatorie, siano molto concitate, Wright è abile a mantenerle comunque abbastanza chiare e non confusionarie.

 

 

[SPOILER] Inseguimento sulle note di Hocus Pocus [SPOILER]

 

 

Ma passando ad uno degli aspetti più interessanti di tutta la pellicola, la colonna sonora nella settima arte si pone l'obbiettivo di trovare il suono o la musica più adatta, da utilizzare nel momento più adatto di un lungometraggio.
In questo film però Wright ribalta le cose e a volte sembra quasi che sia il film stesso, insieme alla sua sceneggiatura e ai suoi dialoghi, a piegarsi al volere della colonna sonora. (Come accade, ad esempio, nella rapina con le maschere di Austin Powers o nella sparatoria che si svolge sulle note di Tequila dei The Champs)

[SPOILER] Rapina maschera di Austin Powers [SPOILER

 

[SPOILER] Sparatoria Tequila [SPOILER]

 

Se vogliamo andare a cercare i lati meno positivi, secondo me, il film si perde un po' quando racconta la storia d'amore tra Baby e Debora, ma d'altronde è sempre difficile raccontare le vicende amorose all'interno di un film senza cadere nei classici cliché, soprattutto se i due amanti sono poco più che adolescenti. Questo è uno dei pochi lati negativi che mi vengono in mente; ma, come detto, la cosa viene ampiamente fatta passare in secondo piano da una solida regia, delle ottime interpretazioni (Jamie Foxx e Jon Hamm su tutti) e una colonna sonora superba, che è quasi una protagonista aggiunta del film.

Voto: 8,5

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