Regia di Clarence Brown vedi scheda film
Tratto dal romanzo The Undying Past di Hermann Sudermann (che sarà autore del soggetto di Aurora di Murnau) è il film che consacrò definitivamente Greta Garbo tra le star assolute dell'epoca: un torbido melodramma di amore e morte, raffinato e rigoroso nella messinscena e diretto con sobrietà e insolita audacia da Clarence Brown (celeberrima la sensuale sequenza della Garbo che in chiesa, al momento di ricevere la comunione, accosta le labbra sul calice che le offre il sacerdote dallo stesso lato dove il suo amante aveva posato le sue). Magnifica e suggestiva la fotografia di William H. Daniels e splendide le scenografie curate da Cedric Gibbons e Fredric Hope. Durante le riprese sbocciò il tempestoso amore tra la Garbo e John Gilbert.
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