Regia di Roger Gual vedi scheda film
Prendete lo scheletro di Perfetti sconosciuti e applicatelo al thriller.
7 años è il quarto lungometraggio per il regista spagnolo Roger Gual, ma il suo esordio in Italia, essendo di fatto questo il suo primo film ad essere distribuito. Difficile quindi disquisire sull’evoluzione del regista rispetto ai lavori precedenti.
La trama è semplice: 4 soci fondatori ed evasori devono scegliere chi di loro finirà in galera anche perché sennò in caso contrario ci finirebbero tutti e decidono quindi di assumere un avvocato per fare da mediatore. Piccola curiosità, due attori dei cinque sono in realtà colombiani, ma privati in questo lungometraggio del loro accento.
Il modo migliore per descrivervi questo film è… "Perfetti sconosciuti". Prendete la scheletro di Perfetti sconosciuti e trasferitelo dalla commedia al thriller. Ecco quindi la stessa impostazione teatrale, la stessa attenzione ai dialoghi, la stessa location e gli stessi personaggi seduti intorno allo stesso tavolo per tutta la durata del film e gli stessi climax ascendenti che esplodono in punti di rottura e in pensieri spesso troppo a lungo taciuti.
Dovendo fargli gareggiare, per il puro gusto di farlo, troveremmo che 7 años possiede uno sviluppo più interessante. D’altro canto Perfetti sconosciuti risulta sì leggermente meno appassionante ma bisogna tenere conto che dura anche venti minuti in più. Il film spagnolo risponde con dei ragionamenti spesso inaspettatamente ingegnosi ma si perde nel finale, dove il film di Genovese riesce a regalare una chiusura più solida, soddisfacente e didascalica.
7 años sembra non voler puntare sull’immedesimazione dello spettatore, gli chiede sì di sedersi anch’esso al tavolo, ma solo per godersi lo spettacolo. Solo dopo ci renderemo conto che ci siamo sì immedesimati, ma nel mediatore. Quattro vite continuano a vacillare davanti ai nostri occhi ma dopo un’oretta ci alzeremo dal tavolo e non ci penseremo più.
Tutto questo mio paragonarlo a Perfetti sconosciuti è stato solo una necessità pratica, non dovete quindi pensare di trovarvi davanti a qualcosa di già visto. La struttura lo è, ma da "Parola ai giurati", non da Perfetti sconosciuti. Ma l’importante è come viene gestita e cosa viene raccontato. E 7 años riesce a intrattenere per più di un’ora senza imporsi di essere chissà quale rivoluzione.
P.S.: Sto sperimentando con Youtube, se volete supportarmi in questo esperimento cliccate QUI per vedere il video dedicato a "7 años" aiutandomi con un "mi piace", un’iscrizione o anche solo con una visualizzazione e se possibile fatemi sapere cosa ne pensate. Vi ringrazio :)
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