Regia di Antonio Pietrangeli vedi scheda film
Dopo la chiusura del bordello in cui prestavano servizio, Lolita (Sandra Milo) e alcune delle altre donne di malaffare decidono di seguire la ormai non più giovanissima Adua (Simone Signoret) in una nuova impresa: mettere in piedi un ristorante che col tempo potrebbe diventare solo di facciata, per poi riprendere il vero mestiere ai piani più alti in un secondo momento. Appena istallate nel locale verranno tampinate da Ercoli, che decide di aiutarle in cambio di una percentuale sulle future prestazioni. Adua, invece, inizia una relazione con Piero (Marcello Mastroianni), ambiguo venditore di macchine.
La commedia di Antonio Pietrangeli ha un andamento leggero che però nasconde una triste verità: le donne - malgrado la loro tenacia - sono spesso destinate a soccombere in un mondo di stampo nettamente maschilista. Tutte le figure maschili presenti nella storia sono difatti negative: dal pappone che sfrutta le donne per il suo giro d'affari a Piero, tipico individuo doppiogiochista che vuole Adua solo per sfizio e per sollazzarsi poi con altre conquiste. Unica eccezione il frate che ogni tanto va a fare visita alle donne, che risulta tuttavia impotente in quanto fuori dai veri meccanismi della società. Pietrangeli, insomma, confeziona un film che sotto l'intrattenimento nasconde una precisa denuncia - una vicenda ben costruita e ben rappresentata da tutti gli attori e le attici, tra cui spiccano la Milo, la Signoret (notevole) e Mastroianni.
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