Regia di David F. Sandberg vedi scheda film
Prequel del fortunato Annabelle che conferma le speranze del produttore James Wan. Costato 15 milioni di dollari, ne incassa oltre 306 dimostrandosi un'indovinatissima operazione commerciale. Tutto bene, dunque? Manco a pensarlo. Gary Dauberman, confermato alla sceneggiatura, non ha guizzi innovativi e infarcisce un soggetto trito e ritrito con una serie di sequenze soporifere. Il film, a differenza di Annabelle, latita a entrare in azione. Nella prima ora non succede pressoché niente e quando il film entra in azione lo fa con tutti gli stilemi tipici del genere. Buono per quel che concerne la parte tecnica, dalla fotografia alle scenografie (se vogliamo superiori al primo episodio). Più che discreti anche gli effetti speciali, pur se con un impatto scioccante in lieve calo (notevole la scena con la tipa inchiodata al muro con il basso ventre squarciato e privato dell'intera parte inferiore). Si rivede il demone nero e la bambola infestata dal male, protagonisti immancabili della serie. Dauberman avrebbe potuto e dovuto soffermarsi sulla genesi del tutto, invece si limita a brevi cenni, intavolando una pesante storia di bimbe orfane e di una coppia di possidenti che scelgono di ospitare le piccole per dimenticare la morte della loro figlia Annabelle. L'idea si rivelerà nefasta. Niente di nuovo a orizzonte, eppure ai teenager piace.
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