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Cane di paglia

Regia di Sam Peckinpah vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Cane di paglia

di claudio1959
10 stelle

Grande cinema disturbante, ma finemente catartico timbrato Sam Peckinpah.

locandina

Cane di paglia (1971): locandina

Dustin Hoffman

Cane di paglia (1971): Dustin Hoffman

Susan George

Cane di paglia (1971): Susan George

Cane di paglia Stati Uniti d'America, Regno Unito 1971 la trama: David Summer è un professore un uomo tranquillo, che si trasforma in un uomo feroce e vendicativo per difendersi da un gruppo di persone che vogliono entrare in casa sua per catturare un uomo a cui danno la caccia, ritenuto colpevole della scomparsa della giovane Janice Hedden. La recensione: Cane di paglia nel 1971 è un film spiazzante un pugno nello stomaco, la violenza è l’assoluta protagonista, che esplode senza freno, tutti i personaggi non ne possono fare a meno per risolvere le loro questioni, sono tutti caratteri negativi, principalmente Amy Summer colpevole di essere troppo provocante nel suo abbigliamento sexy nei confronti dei rozzi e zotici abitanti irlandesi dove lei ed il professore David Summer, il mite Dustin Hoffman si sono trasferiti a vivere in seguito alla vittoria di una borsa di studio. Il film ha un montaggio serrato ed intenso che ci incatena alla poltrona. La trasformazione del professore da timido a spietato assassino rimane scolpita nella memoria. Secondo me con “Getaway” e “Voglio la testa di Garcia” rimane uno dei più bei film di Sam Peckinpah, contribuisce alla buona riuscita della pellicola la bella fotografia di John Coquillon dalle tonalità color ocra, che si sposa appieno con l’ambiente rurale . Il film ha una partenza lenta, introduce i vari personaggi ce li illustra in modo sgradevole in un contesto di vita provinciale ed arretratezza culturale, la regia indugia su particolari importanti, ad esempio la carica sensuale di Amy la giovane moglie troppo disinibita una Susan George giovanissima, ma forse nel ruolo più duro ed intenso della sua carriera, qui è bravissima. Il finale sarà veramente forte con una vorticosa escalation di violenza nella casa assaltata dove tutti i nodi verranno al pettine,la forza e la bieca pura violenza vincerà sulla ragione e sul dialogo, molti saranno “giustiziati” occhio per occhio e dente per dente, come un western da resa dei conti...... e poi non ne rimase nessuno. David Samuel "Sam" Peckinpah(Fresno, 21 febbraio 1925 – Inglewood, 28 dicembre 1984) è stato un regista e sceneggiatore statunitense, uno dei migliori secondo me. I suoi film a parte i due che ho citato sono tutti magnifici, ha sempre combattuto con i produttori che hanno frenato il suo genio visivo, con pesanti tagli, come ad esempio la famosa scena dello stupro di Susan George, il suo ultimo film “Osterman week end” un thriller politico nel 1984, fu il suo canto del cigno, tagliato e rimontato quasi disconosciuto dal regista, ora Sam non è più tra noi, ma i suoi film crudi e realistici vivranno per sempre , un patrimonio di inestimabile valore da tramandare di generazione in generazione di semplici appassionati ed anche cinefili come me che adoro la materia cinema grazie anche a Sam Peckinpah. Voto 9 Interpreti e personaggi Dustin Hoffman: David Sumner Susan George: Amy Sumner Peter Vaughan: Tom Hedden T.P. McKenna: maggiore John Scott Del Henney: Charlie Venner Jim Norton: Chris Cawsey Donald Webster: Riddaway Ken Hutchison: Scott Sally Thomsett: Janice Hedden Robert Keegan: Peter Arne: John Niles Cherina Schaer: Colin Welland: rev. Barney Hood David Warner: Henry Niles Len Jones: Bobby Hedden Michael Mundell: Bertie Hedden

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