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Joe Bass l'implacabile

Regia di Sydney Pollack vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Joe Bass l'implacabile

di axe
7 stelle

Metà XIX Secolo, un qualche luogo nel West. Il trapper Joe Bass si vede sottrarre un carico di pelli dagli indiani Kiowa di Due Corvi, il quale gli lascia in cambio uno schiavo di colore precedentemente caduto nelle sue mani. Il protagonista è intenzionato a riprendere le pelli, ma l'impresa è ardua. Un gruppo di cacciatori di scalpi agli ordini del bandito Jim Howie, dopo aver aggredito gli indiani, si appropria del carico. Per nulla rassegnato, Joe Bass inizia a tener dietro alla grossa banda insieme al nero Lee. Quest'ultimo, ad un certo momento, è scoperto dal gruppo di Howie e costretto, controvoglia, ad unirsi ad esso. Joe Bass, benchè rimasto solo, passa all'azione. Sydney Pollack dirige un buon western, reso singolare dai toni da commedia e gradevole dalle buone interpretazioni di Burt Lancaster - Joe Bass, un rude "uomo dei boschi" deciso ad ogni costo ad ottenere il trionfo della giustizia, il quale coincide con il recupero delle pelli, frutto delle sue fatiche - e Telly Savalas - un ladrone dalla particolare arguzia, avvezzo alle peggiori crudeltà ma anche teneramente innamorato della sua Kate, una ex-prostituta che viaggia nella sua carovana in direzione del Messico, con la prospettiva di una migliore condizione di vita, al sicuro dagli sceriffi statunitensi. Personaggio interessante è, altresì, l'uomo di colore Joseph Lee (Ossie Davis) il quale instaura ed esce di fatto vincitore da due confronti, il primo con Joe Bass. Il trapper è inizialmente convinto dell'inferiorità fisica ed intellettuale di Lee; i suoi paramenteri di giudizio sono la forza fisica e la capacità di sopravvivenza in ambienti ostili - in ciò i "modelli" sono gli indiani Comanche - e, a suo parere, Lee poichè nero e schiavo, non è all'altezza. Ma l'uomo di colore gli dimostra il contrario, anche a suon di sganassoni. Un confronto ben più pericoloso nasce tra Lee e Howie; aggregatosi alla variopinta compagnia del ladrone, Lee fa colpo, utilizzando belle parole e modi gentili, su Kate, perennemente infastidita dagli inevitabili disagi del viaggio, e grazie al proprio carisma, orienta le azioni della banda mettendo in discussione l'autorità del capo. L'epilogo non premia alcuno di loro; Lee rimane giocoforza invischiato nella contesa tra Howie e Joe, e, mentre i tre si scontrano, torna in scena Due Corvi, il quale s'appropria definitivamente di pelli ed altro ... bottino. Il sottovalutato Lee, tuttavia, dimostra di essere perfettamente in grado di destreggiarsi nel duro ambiente della "frontiera". Dialoghi di spirito e qualche situazione comica rendono leggera la visione, ma azione, sparatorie e morti non mancano. La storia è ambientata in classici paesaggi di un West ancora spopolato e selvaggio. Howie, con il suo seguito di desperados, pistoleri e relative donne, viaggia con la paura degli sceriffi - che non si vedono mai - tra foreste, montagne e deserti, tra tribù indiane e trappers solitari. Buona colonna sonora di Elmer Bernstein. Un western per tutti, intelligente, divertente ed originale.

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