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La donna dai tre volti

Regia di Nunnally Johnson vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La donna dai tre volti

di claudio1959
8 stelle

Joanne Woodward nella sua prova migliore della sua brillante carriera. Semplicemente magnifica.

  1. Joanne Woodward

    La donna dai tre volti (1957): Joanne Woodward

La donna dai tre volti U.S.A..1957 la trama: Una giovane donna sposata ha improvvisi mal di testa con improvvise amnesie, accompagnata dal marito prende la decisione dietro suggerimento del medico di famiglia di fare una vita privata con uno psichiatra il dottor Curtis Luther. La recensione: Film ben girato tratto da una storia realmente avvenuta nel 1952, il regista Nunnaly Johnson ha l’intuizione efficace di legare il film con una voce narrante fuori campo che spiega la storia, che appartiene ad Alistair Cooke che vediamo brevemente in presenza all’inizio.Un film altamente drammatico che appassiona dalla prima inquadratura all’ultima, quasi come fosse un thriller, dell’anima però. Joanne Woodward interpreta splendidamente le tre donne in una, con una gamma di espressioni diverse e tutte notevoli, ci da una prestazione talmente elevata da meritare il premio Oscar del 1958 come attrice protagonista, le tre donne che interpreta sono Eva White la casalinga dimessa, Eva Black la ragazza esuberante e vogliosa solo di divertirsi ed in infine Jane la tipica ragazza americana dai solidi principi bella ed intelligente. Le scene della nostra protagonista disturbata di pura isteria di fronte allo psichiatra l’ottimo ed adeguato al ruolo Lee J.Cobb il dottor Curtis Luther sono di un realismo estremo ci toccano nell’intimo e ci emozionano profondamente, la tensione sale ai massimi livelli, come una terribile escalation, un viaggio dentro la follia di una mente seriamente malata e compromessa, tanto da avere bisogno di un ricovero in un ospedale psichiatrico per indagare il problema. La ricostruzione dei tre personaggi in uno è reso semplice grazie a Joanne Woodward, sono tutti diversi ed in contrasto tra di loro, ma lei riesce a riunirli ed a farli interagire in un modo affascinante per lo spettatore , grazie al supporto dello psichiatra, che alla fine riesce a risolvere il problema, perché scopre che la causa risale a all’infanzia e precisamente ad un avvenimento singolo, ma talmente destabilizzante a causa di una richiesta della mamma insolita, ma capace di traumatizzare la figlia in modo grave. Concludendo il film rimane un grande thriller psicologico, che scava nella psiche e nell’intimita’ umana più recondita, talmente nascosta, ma pronta ad esplodere improvvisamente, perché quello che succede nell’infanzia determina la vita da adulti, questo può creare seri problemi di personalità ed il consequenziale disturbo. Voglio citare anche la prova di Ralph White il marito interpretato da David Wayne con lo struggimento e spaesamento di un uomo ordinario senza particolari qualità, che ama la propria donna, ma non la riconosce più nelle sue trasformazioni, molto bravo e capace di rendere lo stupore della situazione, importante anche nell’economia del film, perché sarà attraverso lei che si risolverà il problema la figlia di Eva, la piccola Bonnie, interpretata dall’attrice bambina Terry Ann Ross. Voto 8 Interpreti e personaggi Joanne Woodward: Eva White /Eva Black / Jane David Wayne: Ralph White Lee J. Cobb: dottor Curtis Luther Edwin Jerome: dottor Francis Day Terry Ann Ross: Bonnie White Ken Scott: Ed[1] Nancy Kulp: signora Black Douglas Spencer: signor Black Vince Edwards: militare al bar Mary Field: Effie Blanford Richard Garrick: signor Fox Alistair Cooke: voce narrante

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