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Masquerade

Regia di Joseph L. Mankiewicz vedi scheda film

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La recensione su Masquerade

di emmepi8
8 stelle

Il ritorno di questo interessante e non prevedibile regista dopo il grosso flop, anche previsto e prevedibile di Cleopatra( che poi rivendolo oggi ci sono anche parti non disprezzabili). Una commedia sofisticata e complessa che gioca con un cast molto interessante e ben asasortito. Scritto per lo schermo dal regista stesso e anche cooprodotto, per ottenere una libertà assoluta, che aveva completamente perso nel precedente film. Ripresa da una pièce teatrale ispirata al romanzo Il Volpone di Johnson; un gioco che entra ed esce dall storia del Volpone, eludendo il finale, ma non troppo. Un'ironia divertente ed intelligente, che forse all'epoca fu presa per un gioco troppo intellettuale, ma che ricca di finezza e cura, era stata trascurata da una distribuzione poco adeguata e da un pubblico distratto. Il gioco ad incastri e pieno di risvolti imprevisti ed imprevedibili, ci attira in un vortice,forse, un po' troppo ricco di dialoghi, ma sempre brillanti e pieni di umorismo che parte dalla testa e non alla pancia.
Da ammirare la fotografia di Gianni Di Venanzio che ci fa ammirare degli interni veneziani da manuale, ed una Venezia in trasparenza con un finale in Piazza San Marco mezza allagata ed invernale bellissma.

Sulla trama

Cecil, un ex ricco americano, escogita di far venire al suo capezzale, fingendosi in fin di vita, le tre donne con cui ha condiviso la sua vita sentimentale. Per il gioco chiama un attore fallito, ma intelligente che lo aiuterà a svolgere il gioco, che si rivelerà fino all'ultimo imprevedibile ed imprevisto

Su Adolfo Celi

Il ruolo dell'ispettore ben fatto e da qui inziò la carriera che lo portò nel cinema internazionale con in testa il ruolo di 007 Operazione Tuono

Su Maggie Smith

Attrice che guardandola in faccia non riusciamo a capire cosa ha di speciale, eppure ha delle doti che soltanto una grande attrice si può permettere.

Su Capucine

L'eleganza che sorpassa lo schermo, con il suo volto non facile da bambola, ma di un sofisticato che l'ha resa unica

Su Susan Hayward

Una parte tagliata su misura "La stella del Texas" e ci arriva con tutta l'autoironia possibile

Su Cliff Robertson

Un aprte sostenuta alla perfezione, per questo attore grande, che ha rinunciato, penso, per scelta al ruolo di Divo, ma non certamente a quello attore. Forse nel panorama di oggi avrebbe avuto una collocazione più giusta, al di fuori del facile divismo anni'50/'60

Su Rex Harrison

Un fuori classe di natura ed il regista lo conosceva bene fin da Cleopatra, che è stata una delle pietre da salvare dal flm, per cui vinse anche l'Oscar nel ruolo di Cesare. Qui lo abbiamo alla perfezione, mirabile nei suoi passi su la musica La Danza delle Ore

Su Joseph L. Mankiewicz

Un bella e difficile prova, che è un esame vero e proprio per un regista di qualità quale è stato lui. Ebbe il Leone alla carriera a Venezia qalche anno prima di morire, ma merita senz'altro di essere riscoperto e rivisto, a parte i suoi capolavori con in testa Eva contro Eva

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