Regia di John Lafia vedi scheda film
Il finale è un bel tripudio scenografico con esposizione baconiane delle carni sintetiche che, ripassando la lezione croneberghiana, anelano all'umano producendosi in piogge di umori acidi e viscerali, aberrazioni meravigliose della forma incapace di ritenere il nulla di contenuto. Lo precede, con disappunto, la retorica della serializzazione che, in un regia pompata di grandangoli e negli ovvi ritorni di morte da sceneggiatura, non riesce a lanciare ponti teorici (auspicabili) con la fabbrica delle bambole. Un'occasione mancata.
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