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La mosca

Regia di David Cronenberg vedi scheda film

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La recensione su La mosca

di maso
8 stelle

Remake assolutamente personale di "L'esperimento del dottor K" ad opera di un Cronenberg in costante ascesa, stracolmo di idee interessanti e come sempre raccapriccianti che lasciano gli spettatori con gli occhi tumefatti.

Lo spunto centrale è sempre la mirabolante scoperta del dottor Brundle, che dopo anni di ricerche ha trovato il modo di scomporre la materia mediante due telecapsule con cui può a tutti gli effetti trasportare un flusso molecolare attraverso lo spazio, ma nel film originale la storia ed il personaggio dello scienziato erano totalmente diversi da questo di Cronenberg visto che l'esperimento e le sue conseguenze avvenivano fuori campo, addirittura fuori dal film e venivano scoperte dall'amico dello scienziato interpretato da Vincent Price, in più il dottor Brundle veniva caratterizzato come un uomo mite e sposato; in "La Mosca" invece la caratterizzazione di Jeff Goldblum e il copione danno vita ad uno scienziato solitario, intraprendente ed ambizioso che ci accompagna per mano ad assistere alle sue ricerche con gli occhi di Geena Davies, bisogna poi aggiungere che questa volta l'esperimento non da esiti negativi in apparenza, ma il corpo estraneo è comunque penetrato nella telecapsula avviando una mutazione fisica e caratteriale del protagonista sempre più terrificante, sempre più disgustosa ma anche commovente per certi versi perchè come dichiarato da Cronenberg il suo scopo era descrivere in maniera distorta il dramma dell'invecchiamento e del deperimento fisico che ognuno di noi è prima o poi costretto a patire anche per causa di malattie gravi come l'AIDS o il cancro.

"La Mosca" però non è solo un film horror: è una storia d'amore disperata fra un sognatore che credeva di aver realizzato il suo progetto ma ha soltanto generato un incubo nel quale ha trascinato dentro Veronica, l'unica ragazza capace di amarlo per la sua genialità malata, in tal senso la sequenza del parto colpisce nel segno, un vero e proprio incubo ad occhi aperti.

La scena dell'esperimento accelera fortissimamente l'andatura del film: da quel momento in poi è un crescendo di orrore e delirio racchiusi nel corpo e nella mente del dottor Brundle in continua mutazione ed alterazione, bisogna applaudire i realizzatori del trucco veramente efficace e disgustoso che raggiunge l'apice nel concitatissimo finale dove c'è spazio per sentimentalismi ma soprattutto per il dramma più cupo.

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