Regia di Henry Joost, Ariel Schulman vedi scheda film
Thriller,ispirato liberamente al romanzo omonimo di Jeanne Ryaan, non all'altezza del testo da cui prende spunto
Due giovani amiche Vee e Sydney,si ritrovano a partecipare a un gioco globale online illecito,chiamato Nerve,la nuova frontiera dei social game,che spopola su internet,per una sfida iniziata, per un banale puntiglio.Il gioco "proibito" in cui è presente un pubblico di 'osservatori' che votano per i propri preferiti e commentano quello che sta accadendo,le pone di fronte a prove con premi in denaro sempre più alti ,della serie se vinci procedi e raddoppise no sei squalificata e perdi tutto.Vee ci prende gusto, insieme ad Ian,anche lui cooptato nel gioco,infatti ne diventa il suo inseparabile socio . La complicità e l'affiatamento tra i due è talmente forte, da spingere Vee ad accettare sfide sempre più pericolose, fino a scalare la classifica.Tuttavia "il gioco"che all'inizio sembra innocuo e anche divertente,un bacio furtivo,poi un abito da indossare,uscire fuori mezzi nudi, prende a un certo punto una piega sinistra,finisce coinvolta in una spirale di richieste virtuali,avanzate da anonimi e sadici "burattinai" delle rete,sempre più pressanti e più rischiose,devono guidare una moto con il casco abbassato e Vee è costretta a passare da un balcone all'altro,attraversando il vuoto su di una scaletta.Quando consapevole di mettere in pericolo la sua vita, vorrebbe tirarsene fuori,pare che sia troppo tardi,una delle fondamentali regole del gioco è non fare la spia.
Tratto dal romanzo omonimo di Jeanne Ryan del 2012, Nerve è un adattamento molto libero,rispetto al testo d'origine,più duro ma anche più intrigante.Concentra la vicenda in una sola notte e spinge al massimo l'afflato tra i due divi protagonisti, al punto da farla apparire una storia romantica, più che un thriller,difatti nel momento più drammatico,quando potrebbe essere questione di vita o di morte,il film aggiunge gli amici hacker,che le vanno in soccorso,prima che la situazione precipiti irreversibilmente,il contrario insomma di quanto accadeva nel libro, che rimaneva aperto su un'inquietante colpo di scena.
E' evidente l'intento pedagocico, di bacchettare e stigmatizzare,l'utilizzo seriale dei social,ad opera di adolescenti che ne perdono il controllo e ne vengono travolti.
Così,così.
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