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L'età dell'innocenza

Regia di Martin Scorsese vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su L'età dell'innocenza

di Serum
8 stelle

 

Newland Archer sta per sposarsi con May, di cui è molto innamorato, ma quando nella sua vita entra Ellen tutto viene stravolto: la sincerità con la quale essa cerca di ritagliarsi un proprio angolo d'indipendenza (sfuggendo al marito oppressore e dando scarso peso alle questioni formali), sommato alla subdola strategia che i suoi familiari adottano per impedirglielo, gli rendono impossibile non empatizzare con lei, per poi innamorarsene perdutamente. Ma gli fanno anche capire da un lato quanto insignificante e meschino sia il suo contesto sociale, dove per vivere senza essere braccati è necessario indossare una maschera di falsità ("Io voglio soltanto che stiamo insieme.""Non posso essere tua moglie, Newland. Pensi che dovrei vivere con te come tua amante?""Non so come ma voglio fuggire con te. Trovare un mondo dove parole come quella non esistono.""Dov'è questo paese? Tu ci sei mai stato?"), e dall'altro quanta pochezza ci sia nelle persone che lo circondano ("Nessuno avrebbe potuto essere geloso dei trionfi di May: riusciva sempre a dare la sensazione che sarebbe stata serena anche senza di essi. Ma se quella sua calma, la sua amabilità, fossero state solo una mancanza, un sipario calato a nascondere la vacuità? Archer sentì di non aver ancora sollevato quel sipario."), i quali giunti al termine della corsa non solo riusciranno a sconfiggerlo, ma dimostreranno di averlo sempre tenuto d'occhio ("Archer vide quel gruppo di persone dall'apparenza innocuo come un gruppo di cospiratori, con sé stesso ed Ellen al centro di quella congiura. Immaginò di essere stato seguito per mesi da innumerevoli occhi che avevano osservato in silenzio e orecchie che avevano ascoltato pazientemente. Capì che in qualche modo la separazione fra lui e la complice della sua colpa era stata realizzata e intuì che ora l'intera tribù si sarebbe stretta intorno a sua moglie. Era prigioniero al centro di un fortilizio nemico." e ancora "Dall'impeccabile esecuzione di questo rituale, Archer dedusse che New York lo credeva l'amante di madame Olenska. E capì, per la prima volta, che sua moglie condivideva questa opinione."). E tuttavia, a distanza di tanti anni, riuscirà sia a riconciliarsi moralmente con May ("Era come se gli avessero tolto un cerchio di ferro dal cuore sapere che, dopotutto, qualcuno aveva immaginato e compreso. E che fosse stata sua moglie lo toccava in modo indescrivibile." probabilmente il momento più bello del film) che a fare i conti coi rimpianti passati ("Le dirò che sei all'antica e che preferisci farti tre piani a piedi invece di prendere l'ascensore.""Dille solamente che sono all'antica. Vedrai che basterà."): un fugace sguardo su una finestra che viene chiusa, un momento per immaginarsi che lei quel giorno avesse deciso di voltarsi e giusto un altro secondo per accettare che non sia mai successo, archiviando così quel pezzo della sua vita nel cassetto dei ricordi. Il difetto, come altre trasposizioni letterarie dello stesso tipo, è che momenti magari straordinari sulla carta una volta trasposti perdono un po' di potenza (penso proprio alla scena di Archer che guarda Ellen sul pontile, difficile da rendere visivamente insieme alla didascalica voce fuori campo, o al salto temporale che non consente di conoscere quella parte della vita di Newland), ma si tratta comunque di un'opera bellissima, elegante senza risultare artificiosa e sinceramente commovente.

 

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