La recensione su I tre corsari

di Baliverna

5 stelle

Duelli, amori, corsari, assalti alle mura e ai galeoni.... Molto fumo ma poco arrosto.

Ci troviamo davanti ad un’ammucchiata di nomi già noti o in fieri di notorietà: Mario Soldati alla regia, Age-Scarpelli ed Ennio de Concini alla sceneggiatura, Tonino delli Colli alla fotografia, Nino Rota alle musiche, de Laurentiis e Carlo Ponti produttori assieme (!), il giovanissimo Renato Salvatori tra gli interpreti, e altri attori più o meno noti. Nonostante ciò, il prodotto è un film di avventure, galeoni e corsari appena sufficiente, e di caratteristiche standard, con poca inventiva. Puro cinema di genere col pilota automatico. Lo si guarda con un pizzico di curiosità, ma un po’ più di creatività e un po’ più di lavoro sui personaggi avrebbe reso il film più interessante.

Mario Soldati aveva girato altri film di pirati e corsari prima di questo, ma Age e Scarpelli erano due pesci fuor d’acqua, e forse, chissà, è per colpa del loro errato impiego che il film è miserello. Ma allora la vera colpa è dei due leoni della produzione italiana che li hanno piazzati là, cioè di Ponti e de Laurentiis, che evidentemente non avevano capito le attitudini dei due grandi sceneggiatori.

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