Regia di Lucio Fulci vedi scheda film
Il peggior film di Lucio Fulci, almeno tra quelli che ho visto finora. A distanza di undici anni da L'ESORCISTA, Fulci ne realizza una pallidissima copia che sembra esser stata scritta e diretta nei ritagli di tempo libero, magari mentre girava LO SQUARTATORE DI NEW YORK uscito nel medesimo anno. Come nel film di Friedkin, dove padre Merrin durante scavi archeologici in Iraq liberava dal suo lungo sonno il demone Pazuzu, qui l'archeologo George Hacker (Christopher Connely) risveglia una crudele divinità della morte egizia che si impossessa della figlia, interpretata da Brigitta Boccoli. Fulci cerca più l'effetto d'atmosfera, limitando il poco splatter solo nella scena finale, con la morte violenta dell'occultista Adrian Marcato (Cosimo Cinieri). Il problema e' che il film sembra fare economia di tutto, con una sceneggiatura soporifera che non decolla mai, scene inconcludenti senza alcuna spiegazione (la morte dell'addetto alla sicurezza nell'ascensore) ed effetti speciali che sembrano usciti da un film di fantascienza di Luigi Cozzi. Mediocrissima anche la recitazione (si salva giusto Cosimo Cinieri) con un Christopher Connely che qualsiasi cosa accada, bella, brutta, triste o divertente, tiene sempre la medesima espressione imbambolata e priva di emozioni. A mio modo di vedere MANHATTAN BABY e' un film che sembra sancire definitivamente il declassamento di un regista che non ho mai amato, ma sorprende come in questo lavoro Fulci abbia completamente perso per strada quel suo talento visionario che lo aveva comunque contraddistinto nelle pellicole precedenti.
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