Regia di Wes Craven vedi scheda film
Il più grosso problema del genere horror è che invecchia in fretta ed invecchia male: cambia il mondo, cambia la sensibilità del pubblico. Così, se nel 1984 Nightmare - Dal profondo della notte terrorizzava migliaia di persone, è innegabile che rivedere oggi Freddy Krueger inseguire Nancy Thompson faccia un po' sorridere. Ma se l'effetto orrorifico viene meno, al film di Wes Craven non si può negare anzitutto l'importanza storica e, ancor più importante, una freschezza ancora attuale nella capacità di raccontare la lontananza tra due mondi, quello degli adulti e quello degli adolescenti, come l'apparente distanza tra realtà e sogno.
Craven realizzò delle sequenze oniriche che hanno fatto, e continueranno a fare, scuola: indimenticabile la scena del corpo trascinato tra gli armadietti della scuola. In un gioco di sensi, che parte dalla scoperta della sessualità (l'iconica mano artigliata tra le cosce della protagonista nella vasca da bagno) per arrivare alla rappresentazione del macabro e del disgustoso (dal montaggio volutamente irrazionale al corpo di Krueger), Nightmare - Dal profondo della notte si conferma un film aperto a svariate letture, avanguardista e con un finale che, ancora oggi, è in grado di lasciare il segno.
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