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Crocevia della morte

Regia di Joel Coen vedi scheda film

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La recensione su Crocevia della morte

di rickdeckard
8 stelle

Brillante ed insolito gangster movie che si configura sia come un valido compendio di molto del cinema futuro dei Coen, sia come una perfetta commistione di generi diversi. Ciò che colpisce maggiormente è la grande capacità dei due autori, qui alla 3a regia, di dirigere gli attori e di catturare l'essenza del film attraverso l'ottima fotografia. 8

Alla loro terza regia e dopo il buon successo di Arizona Junior, i fratelli Coen dimostrano già una sapiente padronanza del mezzo cinematografico con questo gangster movie drammatico in cadenze di western urbano, permeato da uno humor grottesco estremamente brillante. Ciò che colpisce di più di quest’opera intelligente quanto feroce è il fatto che essa si configuri come un valido compendio di molta della filmografia futura dei due registi/sceneggiatori, sia per la perfetta commistione e decostruzione di vari generi cinematografici, uniti ad una già definita impronta autoriale, sia per il pessimismo con cui gli autori descrivono la società contemporanea, ovvero scavando a fondo nei personaggi alla ricerca di una misera scintilla di umanità all’interno di un mondo dominato dal caos e dalla violenza, in cui sentimenti come l’amore e l’amicizia spesso e volentieri passano in secondo piano rispetto agli interessi personali, all’opportunismo e all’implacabile sete di denaro e di potere. Forse l’unico limite del film, oltre il ritmo leggermente altalenante, è quello di raccontare con tono eccessivamente distaccato le vicende della comunità italo-americana, in quanto i Coen non hanno vissuto quella realtà non essendoci cresciuti come, ad esempio, Martin Scorsese. Tuttavia, il paragone con un altro grandissimo autore americano risulterebbe ingiusto, soprattutto se si prendono in considerazione l’ottima direzione di tutti gli attori (misurati quanto efficaci) e l’incredibile utilizzo della macchina da presa, che cattura perfettamente il senso di indifferenza delle persone di fronte a cotanta violenza, così frequente e radicata all’interno della quotidianità da risultare ordinaria. In conclusione, l’ennesimo grande film dei fratelli Coen, un gangster movie impeccabile, insolito, tagliente e, per questo, da vedere.

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