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Fuoco cammina con me!

Regia di David Lynch vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Fuoco cammina con me!

di MVRulez
8 stelle

Che cos'è questo strano oggetto cinematografico chiamato "Fuoco cammina con me"? Volendo, lo si potrebbe definire il prequel di "Twin Peaks", o anche come il racconto degli ultimi giorni di vita di Laura Palmer, il cui omicidio darà inizio alla famosa serie televisiva. Ma in realtà questo film rappresenta, secondo me, innanzitutto una tappa fondamentale per la carriera, per la poetica, di David Lynch dato che ne segna, per così dire, un punto di svolta, pur non rappresentandone il punto più alto. Ciò che si nota, rispetto ai suoi film precedenti, più lineari (con l'eccezione di Eraserhead, naturalmente), è un nuovo approccio nei confronti della narrazione da parte del regista americano, ravvisabile nelle distorsioni spazio-temporali, nell'ambiguità tra sogno e realtà, tra piano oggettivo e soggettivo, con quest'ultimo che si manifesta tramite una forma allucinatoria, derivata dagli incubi vissuti dalla protagonista. Tutto ciò finisce per rendere il film fortemente stratificato e di non facile comprensione, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo dell'intreccio. Queste caratteristiche non possono non rimandare all'ultima fase della poetica di Lynch, ben rappresentata da opere quali Lost Highway, Mulholland Drive, Inland Empire, Twin Peaks 3; non a caso il film possiede molte più affinità, sia a livello stilistico che narrativo, con l'ultima stagione più di quanto non ne abbia con le prime due. Comunque, tornando a parlare del film, questo narra dell'inesorabile caduta di Laura Palmer che si ritrova sempre di più avviluppata da quel fuoco che non rappresenta semplicemente la demoniaca presenza di BOB, ma anche il suo decadimento spirituale di fronte alla realtà angosciosa nella quale si ritrova a vivere. Il pregio migliore del film quindi, oltre che nelle scelte di destrutturizzare la linearità della trama, risiede anche nel modo con cui Lynch tratteggia la sua protagonista: una figura a metà tra l'angelico e il demoniaco, capace di raggiungere il più alto livello di sublimazione (come nel finale, ma ancor prima nella scena dell'omicidio che, a mio parere, rappresenta un sacrificio consciamente voluto da Laura Pamer), ma anche di far soffrire crudelmente e causare danno alle persone che la amano di più. Sono tante le scene che mi rimarranno impresse nella memoria. Peccato solo che, per alcune di queste (soprattutto nella prima mezz'ora) abbia avuto la sensazione che fossero un pochetto a sé stanti, e che fossero anche dannose per l'omogeneità complessiva dell'opera; sensazione che invece non ho avuto durante la visione dei film successivi di Lynch. Concludendo, ritengo che "Fire Walk with Me" sia un film molto bello, che non si meritava assolutamente l'accoglienza fortemente negativa ricevuta nel '92 (addirittura su metascore ha un bassissimo 23!), ma francamente non me la sento di accostarmi a quei commenti più recenti, forse dovuti al ritrovato entusiasmo per la nuova stagione, che non soltanto reputano questo film un capolavoro, ma anche il vertice della produzione lynchiana.

 

 

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