Espandi menu
cerca
I DIMENTICATI: RUTH ROMAN
di fixer ultimo aggiornamento
post
creato il

L'autore

fixer

fixer

Iscritto dal 17 febbraio 2006 Vai al suo profilo
  • Seguaci 50
  • Post 46
  • Recensioni 93
  • Playlist 47
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

 

                                                                  I DIMENTICATI

 

 

                                                   Ruth Roman

 

L’altro giorno, stavo guardando su RAI STORIA un ottimo documentario sul naufragio dell’Andrea Doria, a quel tempo considerato il più bel transatlantico del mondo oltre che un vero gioiello di tecnologia. Nel 1956, fu speronato al largo di Nantucket dalla nave svedese Stockholm e dopo un po' affondò.

 

Non avrei scritto questo post se a bordo non ci fosse stata, con il figlioletto di tre anni, Ruth Roman, la nota attrice americana. Fu tra i 1706 sopravvissuti (ne morirono 54). Nel video la si vede, quasi disperata, mentre attende l’arrivo in porto del figlioletto, caricato su una scialuppa, su cui Ruth non riuscì di imbarcarsi in tempo.

 

Conoscevo questa attrice grazie a due film, uno più bello dell’altro e cioé DELITTO PER DELITTO (anche L’ALTRO UOMO) (STRANGERS ON A TRAIN (1951) di Hitchcock (script di Raymond Chandler assieme a Czenzi Ormonde e Whitfield Cook) e TERRA LONTANA (THE FAR COUNTRY) (1954) di Anthony Mann (con sceneggiatura di Borden Chase.

 

Incuriosito, ho dato un’occhiata al mio data base dei film in mio possesso e ho scoperto di avere acquistato anni fa L’ODIO COLPISCE DUE VOLTE (LIGHTNING STRIKES TWICE) (1951, lo stesso anno di Delitto per delitto) di King Vidor, da un romanzo e soggetto di Margaret Echard con la sceneggiatura di Lenore Coffee.

 

 

WHOLESOMENESS

E’ un termine inglese che indica più o meno salubrità, l’essere in salute. Ma ha anche il significato di persona moralmente sana, di persona per bene, insomma. E’ un termine che la seguirà durante tutta la sua vita artistica. In effetti, in uno dei suoi primi film IL CAMPIONE (CHAMPION) (1949) di Mark Robson, con Kirk Douglas, la Roman, convinta di essere stata scritturata per interpretare il ruolo della “donnina allegra”, si presentò nell’ufficio del produttore Stanley Kramer, pesantemente truccata e con un abito nero attillatissimo. Bastò un’occhiata a Stanley pe rendersi conto che non poteva essere lei la sgualdrinella dello script. La parte la ebbe Marilyn Maxwell, mentre a Ruth toccò quella di Emma, la figlia del proprietario di un locale. A Hollywood tutti erano d’accordo nel definire la Roman un’attrice che traspariva una forte immagine di persona moralmente onesta ed irreprensibile. [“A Pervasive Air of Wholesomeness”]. In precedenza, seguendo il suo desiderio di diventare attrice, aveva frequentato a Boston la BISHOP LEE DRAMATIC SCHOOL.

 

 

VENUTA DAL NULLA 

Chi è Ruth Roman? E’ un’artista cresciuta nella povertà, figlia di genitori ebrei lituani. (altri assicurano che i suoi genitori fossero polacchi e russi) Lui si manteneva, consumandosi le corde vocali, facendo l’imbonitore in un luna park, ma presto passò a miglior vita. La moglie sbarcava il lunario come donna delle pulizie e cameriera. Troppo spesso non riuscivano a pagare l’affitto del tugurio dove abitavano e viaggiavano di città in città in perenne precarietà. Ruth, che in realtà si chiama Norma ed è nata a Lynn, Massachusetts, nel 1922, lascia presto la scuola (al secondo anno dell’High School), decisa a lavorare come attrice. Intanto, fa la maschera in una sala cinematografica e la sera recita con un gruppo semi-professionistico a Boston. Con 200 dollari in tasca decide il gran salto: Hollywood. In sei anni, però, non fa che mandar giù rospi. Ottiene un ruolo in un paio di film, un western mai distribuito e un altro in cui la sua parte viene tagliata. Tutto cambia con il provino davanti a Stanley Kramer. Dopo questo film, le si apre una carriera da diva e la Warner Bros le fa firmare un ricco contratto.

 

Negli anni ‘40 a Hollywood c’erano dive bellissime, Ruth però poco a poco si fa strada grazie a una sorta di combinazione tra ammiccamento sessuale e un corpo di salutare bellezza.

 

 

Clem Beauchamp

o la r, direttore della società STAGE DOOR CANTEEN, in un’intervista disse che aveva scelto lei, fra le tante, perché era il tipo che arrivava puntuale sul set e che ricordava bene la parte.

 

La sua voce, doppiata soprattutto da Dhia Cristiani e Lydia Simoneschi, non ha quel timbro metallico che chi ama il cinema anni ‘40 e ‘50 ha udito innumerevoli volte, ma un suono suadente, caldo e calmo.

icordo come Rhonda Castle, la proprietaria del saloon di Skagway (Alaska), in TERRA LONTANA. Donna volitiva, forte ma mai volgare o arrogante. Si innamora perdutamente di Jeff Webster (James Stewart) e finisce ammazzata dallo sceriffo-giudice forcaiolo di Gannon (John McIntire) per essersi frapposta tra lui e Jeff.

 

 

Un ruolo meno importante è quello di Ann Morton in DELITTO PER DELITTO, figlia di un senatore, che intende sposare Guy Haines, un buon tennista, che però è separato e che attende il divorzio. E’ un ruolo di secondo piano, rubato da Farley Granger (Haines), Robert Walker (Bruno Antony) e da quella sua pestifera moglie, Laura Elliot nei panni di Miriam. Eppure, anche qui, Ruth conferma quello che è il suo ruolo abituale, e cioè di donna innamorata e fedele.

 

Quanto a L’ODIO COLPISCE DUE VOLTE, il ruolo principale qui è condiviso tra lei e Richard Todd. Ruth non si smentisce; si innamora perdutamente di Todd, che ha mancato di poco l’esecuzione per l’omicidio della moglie; la fine sarà lieta.

 

Ruth recitava anche in teatro: nel 1959 vince un ambito premio (Sarah Siddons Award) per il suo lavoro presso il Chicago Theatre. Ma lavora molto anche in televisione, soprattutto negli anni ’60 in serie molto seguite. Le sue apparizioni al cinema si diradano.

All’inizio degli anni ’70, Ruth inaspettatamente torna sullo schermo in un film horror quale THE BABY (1973). E’ un film strano e abbastanza sconvolgente che narra la storia di un uomo la cui madre lo tratta ancora come un bambino. Ciò che è ancora più sconcertante è che si tratta di una storia vera. Trovare un regista adatto per il film fu complicato, in quanto il prescelto, William Castle [PASSI NELLA NOTTE (THE NIGHT WALKER](1964) tra gli altri], dopo aver letto la trama rifiutò. Alla fine, fu Ted Post ad accettare la regia, ma a malincuore, e tanto. Non è il caso di ricordare chi è Post, i cui film successivi sono quanto di più diverso dal film in questione (IMPICCALO PIU’ IN ALTO [HANG’EM HIGH](1968), UNA 44 MAGNUM PER L’ISPETTORE CALLAGHAN][MAGNUM FORCE](1973) e altri.

 

Nonostante questo film, Ruth lavorerà solo in film a basso budget. In televisione invece lavora ancora parecchio (qualche apparizione in LA SIGNORA IN GIALLO, LA LUNGA ESTATE CALDA , finché, negli anni ’80 decide che è meglio tirare il sipario. Si ritira nella sua bella villa a Laguna, (Crescent Bay) proprio a ridosso della spiaggia e termina la sua vita nel 1999, morendo nel sonno.

Non ha ottenuto in definitiva il successo che molti, agli inizi della sua carriera, pronosticavano., ma questo non vale certamente solo per lei, Hollywood è stracolma di attrici mancate e promesse non mantenute. Perché? A volte basta un nonnulla per far pendere l’ago della bilancia da una parte o l’altra.

 

Esiste un libro scritto da Derek Sculthorpe, A CAREER PORTRAIT, edito da McFarland, acquistabile anche in versione Kindle per chi volesse approfondire l’argomento Roman.

 

In me resta scolpita la sua espressione vera, autentica, di quando attende con angoscia l’arrivo dell’imbarcazione che doveva portare il suo figlioletto in porto, dopo il naufragio dell’Andrea Doria.

 

Ti è stato utile questo post? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati