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Rimozione forzata
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Con una mail asciutta e per la verità piuttosto sbrigativa, Netflix ha informato coloro che hanno pubblicato una recensione sulla piattaforma nel corso dell'ultimo anno che nelle prossime settimane tutte le recensioni saranno rimosse e quindi non saranno più leggibili. Ovviamente non sarà più neanche possibile scriverne. La notizia mi ha stupito solo perché pur usando Netflix quasi tutti i giorni non mi è MAI capitato di incappare in qualcosa che assomigliasse anche lontanamente ad un contributo di altri spettatori. Neanche le stellette, che l'anno scorso sono state sostituite dai pollici, erano rappresentazione di una "collaborazione" tra umani, non erano affatto il voto medio degli spettatori, come pensavo all'inizio, bensì una previsione della valutazione che noi singoli spettatori avremmo offerto qualora avessimo visto quel film o quella serie tv, elaborate naturalmente (per ciascuno di noi) dal prezioso (costo: 1.000.000 di dollari) algoritmo. Il passaggio al sistema binario pollice su/pollice giù, aveva esattamente l'obiettivo di fugare qualsiasi ambiguità in proposito: tu voti, le macchine elaborano e consigliano.

La rimozione delle recensioni e della possibilità di scriverne, quindi, completa questo percorso di deumanizzazione, ossia di eliminazione di qualsiasi filtro non tecnologico che possa interporsi tra la piattaforma e il consumo video. Sotto il profilo delle logiche puramente commerciali, le scelte di Netflix appaiono a prima vista incontestabili: una società che spende miliardi di dollari all'anno per produrre (o acquisire i diritti di) serie e film non può permettersi il lusso di vedere in qualche modo limitata la propria redditività da agenti "estranei" alla piattaforma. A prima vista. In verità, tra le performance inattaccabili del sistema produttivo e l'incredibile capacità di erogare video ai quattro angoli del pianeta - tra i due estremi della sua filiera in sostanza - ci sono ambiti in cui la piattaforma ha operato delle scelte quantomeno discutibili e hanno soprattutto a che vedere con l'interazione tra esseri umani. Io trovo incredibile ad esempio che non sia mai stata presa in considerazione la possibilità di costruirsi una rete di amici su Netflix. Con tutto ciò che ne deriva: possibilità di condividere la propria Watchlist, possibilità di realizzare delle liste curate e tematiche con accesso immediato ai contenuti proposti, scoperta di film e serie sepolte nel catalogo, tutte funzioni che avrebbero, a mio giudizio, l'innegabile beneficio di limitare il tempo dedicato a scorrere la prima, faticosa, claustrofobica, prima pagina di Netflix e che porterebbero ad una maggiore rapidità nella condivisione e quindi anche nell'accesso al catalogo.

Le azioni di Netflix, invece, si muovono sempre di più in direzione opposta: rimozione degli elementi umani, limitazione della circolazione di informazioni, difficoltà di ricerca nel catalogo, inserimento a sorpresa di nuovi titoli e nuove produzioni senza alcun preavviso, né campagna stampa, né rilascio di materiale promozionale, clip o trailer che siano. È la loro strategia, sembrerebbe la risposta più semplice, e forse mettere in discussione la strategia di una società di quel tipo è facilmente ascrivibile a reato di lesa maestà. Però c'è qualcosa che non mi convince: a me sembra che ai soldi spesi in produzioni e acquisizioni non corrispondano adeguati investimenti a valle. Certo, l'ipertrofia produttiva produce una rendita di posizione che genera notorietà e comunicazione anche senza investimenti specifici, ma la mancanza di attenzione su determinati elementi che fanno decisamente parte del consumo di film e serie, inclusi tutti gli aspetti diciamo "sociali" potrebbe anche essere dovuta ad una mancanza di innovazione o addirittura ad una forma di incapacità. Facendo delle ricerche ho scoperto che qualche tempo fa Netflix ha, in effetti, realizzato e messo online un sistema per creare delle liste da condividere con gli amici. Vi propongo di farci un giro - flixtape.netflix.com - per rendervi conto della mancanza di attenzione e di cura nei confronti di chi queste liste dovrebbe realizzarle, cioè, guardacaso, gli esseri umani. Poi, sempre ammesso che riusciate a uscirne vivi, potete venire a proporre le vostre creazioni qui sottoi, dove siete i benvenuti anche qualora vogliate cogliere l'occasione per dirmi che no, che non capisco niente, che l'algoritmo funziona da dio, molto meglio di tutte queste stellette e recensioni che francamente diciamolo ormai hanno stufato. Infatti. Pensavamo di rimuoverle tutte anche noi. Che ne dite?

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