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Il vocabolario dei sentimenti - Ambizione (7)
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La giovane ed affascinante diva emergente Eva Harrington ha appena ritirato, con orgoglio e commozione, il premio Sarah Siddons, uno dei più importanti riconoscimenti teatrali. Nel farlo, inizia a rivedere in rapida successione le tappe della sua sfolgorante ascesa. Da quando aveva avvicinato la diva di Broadway Margo Channing, rivelandole tutta la sua infinita ammirazione. Eva l’aveva conquistata con i suoi modi gentili, affabili e garbati, ne era divenuta la premurosa, attiva e compiacente segretaria tuttofare, aveva colpito positivamente i suoi principali amici e collaboratori grazie alla sua dolcezza e devozione. Quando poi aveva dovuto sostituire Margo, una sera sul palco, aveva ottenuto un successo strepitoso, rivelando un talento straordinario. La critica ne era rimasta entusiasta: per Eva si erano improvvisamente aperte le porte del successo fino a condurla a quel premio. Ora Eva è lì, a quel sontuoso banchetto, al centro dell’attenzione del mondo del teatro, davanti a chi ha contribuito inconsapevolmente a lanciarla e che la sta guardando con un occhio completamente diverso rispetto a quando l’aveva conosciuta. Avverte risentimento, rabbia, persino disprezzo, quasi odio nei suoi confronti. Ma non le interessa. Le bastano le parole del premiatore che la presenta con tutti gli onori, esaltando il suo sincero amore per la recitazione. Le bastano gli applausi scroscianti e convinti che la fanno sentire fiera, consapevole di essere finalmente “sulla torre sulla cui sommità deve splendere la luce a cui tutto il mondo può guardare estasiato”. E’ la donna ideale, invidiata, adorata: intorno a lei c’è un vero delirio. Ciò che ha sempre sognato lo sta vivendo in quel momento irripetibile cui è arrivata sfruttando semplicemente le occasioni che con intelligenza ed abilità si è procurata. Del resto, per farsi strada in quel mondo così sfavillante e luminoso ma difficile e cinico, non aveva alternative se non adeguarsi. Margo, in platea, può anche compatirla con quel suo sguardo carico di odio e risentimento, ma in fondo è rosa dalla gelosia e dal rancore. Forse sa ormai di essere sul viale del tramonto, ha sempre temuto la vecchiaia e ha paura di non aver più nulla da offrire al suo pubblico. Soprattutto però non riesce ad accettare che a sostituirla, nel cuore della gente e della critica, sia proprio quella ragazzina timida ed ingenua che le aveva fatto da umile segretaria, imitandola in ogni suo gesto, atteggiamento, espressione e facendoli propri. E’ comprensibile: non piace a nessuno essere messo da parte, dimenticato. Margo e i suoi amici possono detestarla e continuare a considerarla un’arrivista, una cinica, un’ambiziosa ed arrogante attricetta che ha agito con l’inganno e le menzogne ma quello che conta è il fatto che lei ha sfondato, lasciando al palo la sua rivale. Si roda pure il fegato Margo nel vederla così apprezzata ed amata. Deve suo malgrado prendere atto che è nata una nuova stella. E quella stella è proprio la tanto detestata Eva.

 

 

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