Outside In ed è un film piccolo. E delicato. Un film di sentimenti e stati d’animo. Quelli di Chris che ha passato venti anni in prigione e non sa più come si fa ad interagire con la gente. Forse non lo sapeva bene neanche prima, Chris, ma adesso è ancora più difficile parlare con gli altri, chiedere, farsi chiedere, mostrarsi, scoprirsi.

Ma la difficoltà di ricominciare da zero è solo una parte di Outside In. Perché la rinascita è una sfida che spesso mette le persone nella condizione di trovare energie insospettabili, inattese, nascoste. E quindi tra gli stati d’animo del film c’è una sensazione di libertà, al confine con l’euforia.

Anche se magari dura poco. Giusto lo spazio di una sequenza in bicicletta, una musica che inizia piano e poi prende il sopravvento, una pedalata che inizia lenta e poi diventa una corsa gioiosa.

Chris ha il volto e il corpo di Jay Duplass, Carol, il suo faro, che ha fatto di tutto perché tornasse libero, quello di Edie Falco. Dietro di loro c'è la provincia americana con i suoi spazi immensi, dove puoi facilmente essere invisibile. Che non è proprio come essere liberi.

CREDITS: il pezzo di musica in apertura del podcast fa parte della colonna sonora di Outside In composta dal musicista Andrew Bird. Il pezzo di chiusura invece è tratto dal suo album Echolocations: River