Con una taglia sulla testa e nessuna lama nel fodero vuoto da cui mai si separa, Nomi Kanjuro corre a perdifiato tra le lande boscose del Giappone feudale seguito, alla distanza che le consentono le piccole leve e la giovane età, dalla figlioletta Tae. Nomi è un samurai senza spada e senza... segue
TFF 2011 - Festa Mobile - figure nel paesaggio. E' curioso e sorprendente affrontare una matinée un po' ardita sulla carta (l'alba delle 9,30 di una tranquilla domenica di tardo autunno) e per questo meno affollata del previsto, ma poi sentire che la sala si anima di risate a scena aperta e... segue
C’è uno scherzo segreto, anzi due, all’interno del secondo lavoro - dopo l’esordio di “Impolex” - diretto, interpretato e montato da Alex Ross Perry, il futuro regista di “Listen Up Philip”, “Queen of Earth”,... segue
Diciamo subito che Carnage, ultima sorprendente “impresa” registica di Polanski presentato alla Mostra del Cinema di Venezia dello scorso anno, è un’opera di valore nettamente superiore al già pregevole testo di partenza (la pièce teatrale di Yasmine Reza... segue
Terri è un adolescente dall’esistenza complicata. Abbandonato dai genitori e cresciuto in una casa che assomiglia ad un recesso, si deve occupare dello zio malato, ed allo stesso tempo confrontarsi con dei coetanei altrettanto problematici. Studente riluttante, Terri... segue
P come Pepsi. O come perestrojka. Come quella fase di passaggio dall’antico al moderno, in cui si cerca la continuità con la nobile eredità passato, ma anche la rottura con tutto ciò che è vecchio ciarpame da buttare. Nella Russia di Boris Eltsin, Babylen Tatarsky si ritrova senza arte né... segue
Lui è Philippe Pozzo di Borgo. L’altro è Abdel Yasmin Sellou. Due personaggi reali, dei giorni nostri, che si sono incontrati per caso e, senza volere, hanno cambiato l’uno la vita dell’altro. Semplicemente stando insieme per due settimane. Philippe è un facoltoso uomo d’affari di... segue
A me è piaciuto. Non mi sembra un film che si esaurisce nel gusto della citazione o che si perde nell'esercizio di stile, come sostengono i suoi detrattori. Hazanavicius ha reso un omaggio appassionato al cinema muto, ha resuscitato il suo linguaggio per raccontarci essenzialmente una... segue
La regista Nadine Labaki che, dopo Caramel era al suo secondo lungometraggio (2011), racconta la vita difficile delle donne libanesi che più degli uomini, soffrivano – e continuano a soffrire – le incertezze della sopravvivenza quotidiana, poiché la pace e la... segue
David Wong è seduto a un tavolo di un ristorante cinese e sta raccontando al losco giornalista Arnie Blondestone quello che gli è accaduto negli ultimi tempi. E' una specie di sensitivo molto particolare e ha molto da dire riguardo alla morte( forse più corretto dire alle morti perchè sono... segue
La storia del giovane Neil McCormick e della sua lotta per avere un successo musicale pari o anche superiore a quello del suo amico Paul David Hewson ( non vi dice niente il nome: e se vi dicessi Bono Vox ?ecco è lui!). Dal primo concerto in una scuola di Dublino a metà anni '70 è un festival... segue
Nel suo peregrinare fra le città d’arte e i finanziatori della vecchia Europa, approcciandosi a Parigi con il suo cinema ormai diventato sempre più “alimentare” (inteso come necessità primaria di sostentamento) anziché il frutto maturo di una genuina... segue
TFF 2011 - Concorso.
In pieni anni '80 due operai di una ditta di manutenzioni stradali, durante un'estate, sono impegnati nella sistemazione di un tratto in una brulla zona montuosa. Si tratta di un trentacinquenne e di un ventenne, accomunati dalla presenza di una donna, compagna del primo e... segue
Vincitore a furor di popolo e di giurie all’ultimo Festival di Roma, Un cuento chino e’ una singolare pellicola che riesce a parlare di cose molto serie con uno stile e un ritmo da commedia sofisticata, infarcita di situazioni surreali e piuttosto comiche, in cui scopriamo una insolita verve... segue
Nel 2001, il primo tentativo di organizzare il Gay Pride a Belgrado finì nel sangue, con molti manifestanti massacrati da gruppi di hooligans e militanti neonazisti, fra la totale indifferenza delle forze dell’ordine. Nove anni dopo, più di seimila poliziotti vennero schierati per proteggere... segue
E' davvero insolito ciò che si prova guardando "Everything must go", esordio alla regia di Dan Rush scritto da lui stesso e tratto da un racconto di Raymond Carver ("Why can't you dance", originariamente inserito nella raccolta "Di cosa parliamo quando parliamo d'amore"). Nick Halsey viene... segue
Il regista René Ferretti è un idealista che aspira a progetti impegnati senza avere il talento dell'autore né il carattere per imporsi, restando perennemente impantanato in sceneggiati televisivi di quart'ordine. Fuggito dall'ultimo squallido set sbattendo la porta, passa... segue
Gradevole cocktail di luoghi comuni. Moderna versione della comédie d’amour, sciacquata al punto giusto nel cinismo contemporaneo. La banalità, un attimo prima di degradare in squallore, si infiamma sotto forma di battuta volgare; questo film vi versa sopra un po’ di zucchero, e ce la... segue
Sarà che l’età media della popolazione continua ad alzarsi, soprattutto nel Vecchio Continente, fatto sta che il cinema guarda sempre più spesso in quella che si usa definire “terza età” (che oggi vede ancora tanti “giovanotti” in forma,... segue
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