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Terri

Regia di Azazel Jacobs vedi scheda film

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La recensione su Terri

di nickoftime
8 stelle

Terri è un adolescente dall’esistenza complicata. Abbandonato dai genitori e cresciuto in una casa che assomiglia ad un recesso, si deve occupare dello zio malato, ed allo stesso tempo confrontarsi con dei coetanei altrettanto problematici. Studente riluttante, Terri potrà contare sull’aiuto di un preside sui generis e sull’amicizia di compagni di scuola, Chad e Heather, che lo aiuteranno a trovare la propria dimensione. A metà strada tra la favola nera ed il romanzo di formazione, il film Terri di Azazel Jacobs, è in realtà una storia di crescita e di accettazione che inizia e finisce nella faccia e nella fisicità del suo protagonista, un animo gentile e sognatore costretto in un corpo  al limite dell’obesità. E’ da lì, da quei chili di troppo, sempre più spesso il segno di una sconfitta irreversibile, che il film costruisce la sua poesia. Se l’eccesso adiposo, e la trasandatezza conferite al personaggio, ciondolante e quasi sempre vestito con improbabili pigiami, sono il sintomo di una diversità da cui rifuggire, con il passare dei minuti queste caratteristiche diventano un valore aggiunto, il segno di un'umanità poco attenta alle convenzioni e rivolta al cuore delle cose e degli uomini. Un passaggio emotivo scandito dagli incontri con una fauna umana divertente - il preside che fa la voce grossa per mantenere la nomea di mangia alunni - e bizzarra - Chad si strappa continuamente ciocche di capelli mentre Heather si fa toccare da un compagno di scuola durante la lezione - che farà da specchio ai comportamenti del giovane protagonista, normalizzandone i vari eccessi.
Girato con una semplicità divenuta rara in un epoca di esibiti virtuosmi, Terri è la possibilità di un cinema in cui le idee contano più dei mezzi. A dispetto di un mestiere non ancora consolidato, Azazel Jacobs dimostra un'esperienza da veterano, riuscendo a calarsi nel mondo che descrive mantenendone le ingenuità ed evitando al contempo di cadere nella retorica del buonismo a tutti i costi. Regista di attori, oltrechè autore della storia, Jacobs si avvale di un cast eterogeneo che mescola la notorietà di un volto come quello di John C. Reilly, e la freschezza altamente fotogenica di Jakob Wysocki, magnifico nel trascendere le rotondità della propria figura in un concentrato di leggerezza e simpatia.
In concorso al 64° Festival di LocarnoTerri è una delle sorprese di questa edizione. Imperdibile.
(Roma giorno e notte.it)

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