Regia di Ernst Lubitsch vedi scheda film
Lady Windermere viene avvertita da un suo spasimante, lord Darlington, che il marito mr. Windermere se la intende con una certa mrs. Erlynne. Una sera, a una festa nella loro villa, mr. Windermere invita proprio mrs. Erlynne per presentarla a sua moglie, che però non sopporta il gesto e fugge da lord Darlington. Mrs. Erlynne corre a fermarla, rivelandole il suo segreto.
Giunto a Hollywood da poco più di un anno, Ernst Lubitsch si era improvvisamente trovato a dover ricominciare tutto daccapo: nuovi attori, nuovi sceneggiatori, nuovi collaboratori tecnici e soprattutto nuove esigenze produttive. Con Il ventaglio di Lady Windermere però il regista di origine tedesca riesce a coniugare il suo celebre tocco, il suo modo di girare leggero e improntato a un’analisi sociale densa di ironia, con le nuove necessità e possibilità professionali, mettendo in scena un celebre testo di Oscar Wilde con un copione per l’occasione firmato da Julien Josephson. May McAvoy, Ronald Colman, Irene Rich, Bert Lytell ed Edward Martindel sono gli interpreti centrali del lavoro, tutti impeccabili; nell’ora e mezza di durata complessiva il ritmo è sempre sufficientemente sostenuto e le poche didascalie risultano spesso piuttosto lunghe, come è inevitabile se si vuole cercare di trasporre in un film muto un’opera di Wilde. In quello stesso 1925 Lubitsch girava anche Baciami ancora, a oggi considerato perduto. 6/10.
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