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Alien: Covenant

Regia di Ridley Scott vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Alien: Covenant

di ginoraas
2 stelle

Purtroppo il termine di paragone, Alien I, è sempre schiacciante come un macigno. Non che sia obbligatorio confrontare, ma è naturale che avvenga. Se si partisse da una tabula rasa, quindi non esistesse la "saga" (passatemi il termine improprio), e non si conoscesse il regista (mettiamo sia sconosciuto o emergente), allora la storia sarebbe forse diversa. Sarebbe uno dei tanti film hollywoodiani da cassetta, senza infamia e senza lode: industria. Alzo le mani e sorvolo su un sacco di cose che mi fanno storcere il naso. Ma è un Alien di Scott, e allora la storia cambia e cambia di brutto. Ok che si veniva da Prometeus che già... boh. Però dai, ci sono un sacco di cose che sono come il calzino bianco al primo appuntamento. Già la premessa nell'algida sala mi sembra una barzelletta: ci sono un androide e il suo creatore, una poltrona Bugatti, un Piero della Francesca, un pianoforte e... e quindi? La postura di Fassbender che fa il "sintetico" che pare Totò quando fa le mosse. Poi le vele di ricarica: giuro che in sottofondo ho sentito la musica di Capitan Harlock. La deviazione assurda sul pianeta comparso all'improvviso (?) ed esplorato manco mio zio quando va a caccia di cinghiali e poi fa 2-10 in fabbrica. Anzi mio zio è più prudente. Quell'altro col cappello da contadino dell'Alabama che porta l'astronave e il suo carico verso la tempesta. Il laboratorio da scienziato pazzo del sintetico pazzo che suona il piffero. L'Alien super mega intelligente che scambia la gru per un nemico mentre sta per assalire la ragazza e si ci infila dentro per farsi schiacciare. La ragazza che all'ultimo si scosta facendo in modo che l'Alien si infilzi nel rover. Ma il top rimane "mi aiuterai a costruire lo chalet?". E quello che fa una faccia tipo: "ehm... ma che stai a dì?" Tanto non l'aveva capito nessuno che era quello cattivo. Che poi la domanda cosmica è: davvero tutto si basa sul disgusto del sintetico per la razza umana, inferiore e degna di estinzione? Confesso anch'io di condividere spesso questa posizione, ma davvero la bavosa alternativa è meglio e questo giustificherebbe il film? Chiudo con una considerazione che esula da questo film: ma possibile che come umanità non riusciamo ad avere un'altra visione dello spazio, magari meno stereotipata? E sì che dalla fisica arrivano spunti molto interessanti e che vanno un pò oltre la criogenia e altre idee datate era del motore a scoppio. Salvo la protagonista, Katherine Waterston, che è di una bellezza discreta ma ha occhi troppo dolci per il ruolo. Per combattere gli Alien (non gli alieni) ci vuole una faccia con le palle. Sigourney dove sei.

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