La recensione su Tomcat

di alan smithee

8 stelle

31° TGLFF - CONCORSO LUNGOMETRAGGI

Cosa crea la perfezione di un rapporto? l'intesa fisico sessuale certo; la condivisione di un progetto di vita; un carattere che risulti complementare e compatibile con quello dela compagno; magari una bella casa e condizioni di vita pregievoli.

Cosa fa franare un rapporto a prova di bomba?

Probabilmente la bomba che si innesca ed esplode all'improvviso quando uno dei due elementi della magnifica coppia, perde il controllo e, di punto in bianco, mette fine con un gesto ad una vita: non umana, ma ad essa assimilabile per affetto e posizione d'equilibrio tra le dinamiche della coppia.

In Kater due musicisti vivono la propria pace coniugale nell'interno di una villa accogliente immersa nel verde.

Tutto sembra perfetto, fino al momento in cui Stefan perde in controllo e commette un atto crudele e gravissimo.

Si possono perdonare certe azioni? E' lecito poter pensare che certe reazioni possan otornare a manifestarsi seminando di nuovo morte e distruzione?

E dalla parte di chi ha abagliato: è possibile rimediare agli effetti di un'azione che non ci si riesce a spiegare.

Kater, dell'austriaco Handl Klaus, si pone tutte queste domande ma non riesce a darsi pressochè alcuna risposta: lasciando peraltro nel dubbio attanagliante lo spettatore, nei confronti del quale il protagonista gioca come il gatto col topo.

Un clima di impotenza ed imprevedibilità che non può, sin dalle origini che li accomuna, non ricordare la spietata freddezza d'autore propria di Haneke.

Kater (o Tomcat) risulta come una delle più potenti, tormentate ed inquietanti soprese di questo festival.

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