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La cura dal benessere

Regia di Gore Verbinski vedi scheda film

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La recensione su La cura dal benessere

di undying
5 stelle

Un film riuscito a metà: scarso per l'intrattenimento, mentre è esemplare sul piano tecnico grazie ad una regia meticolosa, valorizzata dal sostanzioso budget e dalla lunga durata delle riprese.

 

scena

La cura dal benessere (2017): scena

 

Cinico, arrivista e quasi spietato, Lockhart (Dane DeHaan) viene incaricato di rintracciare Pembroke (Harry Groener), amministratore delegato di una società in via di fusione con un'altra: le intenzioni sono di utilizzare -come capro espiatorio- il superiore al fine di far ricadere su di lui alcuni atti irregolari. Sulla base di una dichiarazione rilasciata da Pembroke, che lascia intuire l'instabilità mentale dell'amministratore, Lockhart raggiunge una clinica in una sperduta località Svizzera...

 

Mia Goth

La cura dal benessere (2017): Mia Goth

 

"Un uomo, non può negare la verità. Non può tornare volontariamente nelle tenebre o ritornare cieco se ha ricevuto il dono della vista, come non può ritornare non nato. Siamo l'unica specie capace di introspezione, l'unica specie con la tossina dell'insicurezza iscritta nel codice genetico. A dispetto dei nostri doni noi costruiamo, compriamo, consumiamo. Ci culliamo nell'illusione del successo materiale, imbrogliamo e inganniamo mentre ci arrampichiamo con le unghie e con i denti in quella che definiamo realizzazione: la superiorità sugli altri uomini..." (Dagli appunti di Pembroke). 

 

Dane DeHaan

La cura dal benessere (2017): Dane DeHaan

 

Dopo un tempo estenuante di riprese durate oltre cinque mesi, con location germaniche  (non svizzere come vuole la storia) ambientate nel Castello di Hohenzollern, nelle vicinanze della struttura ospedaliera dismessa  di Beelitz-Heilstätten e nella cittadina di Schraplau, Gore Verbinski -forte di un budget più che notevole (quaranta milioni di dollari)- realizza un thriller atipico, sconfinante nell'horror (genere nel quale già si era decorosamente distinto con il riuscito remake di The ring). Dopo una prima parte suggestiva, valorizzata da una bella colonna sonora, magnificamente girata con riprese vertiginose prima su un treno ad alta velocità che entra in galleria, poi su stradine di montagna a strapiombo sul vuoto, la bella e intrigante regia cede il passo ad un intricato (complicato e talvolta pure astruso) intreccio narrativo che sprofonda nel gotico, a dispetto dell'interessante contenuto del primo tempo, evidentemente polemico nei confronti dell'arrivismo e della spietata corsa all'arrampicamento sociale. Il dualismo tra primo e secondo tempo, la schizofrenia che contraddistingue La cura del benessere dimostra, purtroppo, come tra il capolavoro e il suo opposto spesso il confine sia labile e -talvolta- indecifrabile.

 

Mia Goth

La cura dal benessere (2017): Mia Goth

 

Quel che rimane è dunque un film minato non solo da un impianto criptico (e perciò elitario) -destinato a scadere nel mediocre con la manifesta esposizione (stile dott. Orlof di Jesus Franco) del medico Heinrich Volmer (interpretato dal bravo Jason Isaacs), sorta di uomo invisibile (meglio: inguardabile) ed immor(t)ale che solo con il sangue del suo sangue intende promuovere una "razza" superiore  (non è qui velato il sottotesto anti nazista)- ma pure da una lunghezza eccessiva che contribuisce a sminuire l'ottima messa in scena (al limite del maniacale). Le valide interpretazioni, le suggestive location, la bella fotografia e -in genere- l'affascinante prima parte sono così appiattite da un più preponderante secondo tempo confuso e irrisolto, talvolta perduto in una sceneggiatura contorta e -purtroppo- fuori tema. Peccato, perchè con un set così costoso era lecito attendersi un prodotto più coerente e fruibile, al posto di un cervellotico esercizio di stile, talvolta fine a se stesso e destinato ad annoiare lo spettatore, perso nello sviluppo di un film ben fatto, ma mal scritto... che resta comunque, anche in virtù dei profondi significati e del tentativo di portare in campo un discorso morale a sfavore del cieco egoismo/edonismo, un buon lavoro.

 

Mia Goth

La cura dal benessere (2017): Mia Goth

 

Citazione 

"C'è un male oscuro dentro di noi, che sale come la bile e ci lascia l'amaro in fondo alla gola. È lì in ciascuno di voi (...) ne neghiamo l'esistenza finché un giorno il corpo si ribella contro la mente e grida: "Io non sto bene" (...) La verità non si può ignorare, e solo quando sappiamo ciò che ci affligge possiamo sperare di trovare la cura." (Dagli appunti di Pembroke). 

 

Dane DeHaan

La cura dal benessere (2017): Dane DeHaan

 

Il bluray della Twenty Century Fox offre il film in una sublime edizione audio video (assolutamente da fruire con impianto dolby 5.1). La durata della versione è pari a 2h26m33s.

 

La cura dal benessere (2017): Trailer ufficiale italiano

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