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La ragazza senza nome

Regia di Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne vedi scheda film

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La recensione su La ragazza senza nome

di port cros
8 stelle

FESTIVAL DI CANNES 2016

 

Tra i film visti a questo Festival di Cannes in qualità di "cinéphile" (certamente non tutti, essendo rimasto solo gli ultimi tre giorni) questo dei Dardenne è quello che avrebbe meritato la Palma d'Oro, che poi purtroppo non ha vinto.

 

 I registi ci narrano la storia di una giovane dottoressa di Liegi, Jenny, divorata dal senso di colpa per non aver aperto, fuori orario, la porta del suo ambulatorio ad una ragazza nera in cerca di aiuto, che poi verrà trovata cadavere nei pressi dell'ospedale. Sentendosi responsabile, la dottoressa si imbarcherà in una personale indagine per scoprire l'identità della ragazza di cui nessuno sa nemmeno il nome (la fille inconnue del titolo) per poterle dare almeno una degna sepoltura, ma anche per scoprire le ragioni, oscure, della sua tragica fine.

 

Adèle Haenel

La fille inconnue (2016): Adèle Haenel

 

 Nella sua ricerca, Jenny incrocierà vari personaggi in qualche modo toccati o coinvolti dalla morte della ragazza (lo stagista emotivo che voleva aprire la porta quella notte, alcuni suoi pazienti che sembrano saperne più di quanto ci si aspetterebbe, i poliziotti che la invitano a non sovrapporsi alle loro indagini, fino a personaggi del sottobosco criminale cittadino), ed ogni incontro sarà un tassello in più verso la scoperta della verità, nonché una tappa nel viaggio emozionale della protagonista, che, da sostentrice dell'assoluto distacco emotivo nella professione ("il coinvolgimento emotivo porta ad una cattiva diagnosi") si mostrerà sempre più propensa a seguire il cuore e la coscienza, toccando così il cuore e la coscienza degli altri. La protagonista  Adèle Haenel è bravissima nel delineare il percorso umano di Jenny, rendendo il personaggio ricco di sfumature che ce lo fanno amare per la sua verità.

 

Louka Minnella, Adèle Haenel

La fille inconnue (2016): Louka Minnella, Adèle Haenel

 

Con un esempio limpido di realismo cinematografico, diretto con grande rigore  e controllo, con un'apparente freddezza che convoglia emozione senza sbavavature melodrammatiche, i fratelli Dardenne realizzano quello che non è una semplice crime story alla ricerca dell'identità di una vittima e di un assassino , ma piuttosto un film morale sul tema della responsabilità individuale e sociale verso gli altri, gli ultimi e gli emarginati .

 

Adèle Haenel

La fille inconnue (2016): Adèle Haenel

 

 

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