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Yado

Regia di Richard Fleischer vedi scheda film

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CarloMacchiavello

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La recensione su Yado

di CarloMacchiavello
7 stelle

Un fumetto portato a film, con nomi da botteghino come Arnold e la Nielsen, ma non sono bastati per bissare i successi degli anni precedenti di Conan, dignitoso per l'epoca.

Red Sonia, titolo originale del film, è basato sul personaggio creato da Robert E. Howard in un racconto della saga di Conan (The Shadow of the Vulture 1934), poi riscritto in seguito nei fumetti da Roy Thomas negli anni 70.

Il film utilizza un amuleto rubato come chiave del racconto di una vendetta, raccolta di un gruppo di eroi e lo scontro finale tra le eroina (Red Sonia) e la regina cattiva Grendel.

Nel progetto originale si pensava di sfruttare la linea eroico fantasy del periodo, da Excalibur a Conan uscito l'anno prima con Arnold, per lanciare l'ennesimo personaggio fantasy e magari sfruttarne più storie (essendo già presente una serie a fumetti).

Il film prodotto dalla Metro Goldmayer e Dino de Laurentis si avvale della fotografia di Giuseppe Rotunno, girato buona parte su territorio italiano, con musiche di Ennio Morricone.

Fu coinvolto Schwarzenegger per un ruolo di contorno, tre settimane di riprese, per avere un nome importante su cui puntare nel cartellone; Arnold arrivava dal Conan di Milius, l'anno prima era al cinema con Terminator e Conan il distruttore dello stesso regista di RedSonia Richard Fleischer.

Il film è un prodotto piacevole e ben fatto, ma di altra portata rispetto all'epicità del Conan di Milius, quindi chi si aspettava quel tipo di emozioni rimase deluse, i combattimenti sono meno entusiasmanti e dinamici, pur avendo un buon direttore d'armi.
Se viene preso da solo, senza confrontarlo con gli altri film dell'epoca, è un prodotto dignitoso e piacevole, l'ho rivisto volentieri, ma non lo rivedrei ogni anno come il Conan di Milius.
Milius riuscì a trasformare il non attore Arnold nel 1982 e la sua inespressività in un segno di durezza e carattere del barbaro, mentre in Red Sonia non si ha la stessa impressione e se ne vedono i limiti.

 

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