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Il visone sulla pelle

Regia di Delbert Mann vedi scheda film

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FABIO1971

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La recensione su Il visone sulla pelle

di FABIO1971
6 stelle

"Buongiorno! Buongiorno! È una bellissima giornata!".
"Stai attento, sei allegro, Roger: sarà meglio che ne parli al dottor Gruber, potrebbe essere serio...".
"Ho fatto una magnifica dormita! Ho sempre sofferto d'insonnia, ma è tutto risolto: prima di andare a letto metti tre tranquillanti in un bicchiere di brandy e te lo scoli! Non dormi lo stesso, ma stai così bene che non te ne importa. È meraviglioso...".
[Gig Young e Cary Grant]

Philip Shayne (Cary Grant) è un ricco scapolo che si innamora, ricambiato, dell'affascinante Cathy Timberlake (Doris Day), disoccupata alla perenne ricerca di un impiego: in previsione di un imminente viaggio d'affari d'alcuni giorni alle Bermude, Philip propone a Cathy di accompagnarlo. La donna, però, ha intenzione di rifiutare l'invito e si consiglia, dubbiosa, con Connie (Audrey Meadows), la sua "combattiva" amica del cuore:
"Senti, se non sai come dirglielo, quando telefonerà glielo dirò io!".
"Gli devo parlare io, solo vorrei essere certa di fare in modo che non la prenda come un'antipatia personale".
"Ti preoccupi per lui? Povere noi, gliele diamo sempre vinte agli uomini: per duemila anni abbiamo sfornato i loro figli, lavato i loro panni, cucinato i pasti e lustrato le case e che cosa ci hanno dato in cambio? Il permesso di fumare in pubblico: ci siamo vendute per una sigaretta! E tu non fumi nemmeno...".
Dopo un esilarante colloquio telefonico vincono ogni titubanza e si accordano, finalmente, per partire: sarà un viaggio (e un corteggiamento) molto tribolato...
Commedia sentimentale briosa e spesso anche divertente, di modeste pretese ma lieve e giocosa, condotta con verve e mano sicura da Delbert Mann senza cadere nelle trappole del moralismo più stereotipato ed evitando di annacquare gli sviluppi della vicenda con le melensaggini gratuite del romanticismo a buon mercato: le vette artistiche raggiunte dalle sue commedie degli anni Cinquanta (Marty, vita di un timido e La notte dello scapolo) restano inarrivabili, ma lo spettacolo proposto si rivela sicuramente godibile (merito, anche, della sceneggiatura, con tanto di nomination all'Oscar, firmata dallo Stanley Shapiro di Operazione sottoveste e Il letto racconta insieme a Nate Monaster), annoverando, tra l'altro, alcune sequenze di irresistibile spasso: dalla seduta di Roger (Gig Young), consigliere finanziario e amico di Philip, dal dottor Gruber, il suo psicanalista, a Doris Day ubriaca in albergo, fino al gran finale al motel Al's a Asbury Park, dove entra in scena il signor Beasley (il John Astin di La famiglia Addams) e dove prima Cary Grant e poi Gig Young si rimpallano un'esilarante gag nella stanza di un'anziana coppia di coniugi. Cast impeccabile ed ispirato, capeggiato dai due amabili protagonisti e dove scintilla un travolgente Gig Young. Apparizione speciale per tre New York Yankees dell'epoca: Mickey Mantle, Roger Maris e Yogi Berra.

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