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L'ultima corvé

Regia di Hal Ashby vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su L'ultima corvé

di rocky85
8 stelle

Hal Ashby è stato sicuramente un autore importante della New Hollywood, eppure ancora oggi resta uno dei più sottovalutati. Proveniente dal montaggio, Ashby si impose negli anni Settanta con una serie di opere di buon successo sia di critica che di pubblico. Purtroppo i suoi eccessi, il suo carattere inaffidabile e la dipendenza dalla droga gli crearono molti problemi che gli impedirono di proseguire con successo la sua carriera e gli causarono più di un licenziamento. Nonostante questo, alcuni suoi film, quali ad esempio Harold & Maude, L’ultima corvè, Shampoo, Tornando a casa e Oltre il giardino restano tra le più riuscite opere di un movimento, prima di tutto "culturale", che si proponeva di rivoluzionare la cinematografia statunitense attraverso una critica alla società americana ed ai suoi falsi miti di benessere e opportunità.

Road-movie divertente e allo stesso tempo amaro, sottratto di quasi tutti gli elementi tipici, L’ultima corvè rientra sicuramente tra i migliori risultati di Ashby. Protagonisti sono due sotto-ufficiali della marina militare: Billy Somawsky (Jack Nicholson) detto “Somaro” e Richard Mulhall (Otis Young) detto “Mulo”. I due ricevono l’incarico di scortare verso il carcere militare di Portsmouth il diciottenne marinaio Larry Meadows (Randy Quaid), condannato a otto anni di reclusione per aver rubato 40 dollari da una associazione di beneficenza. I due impreparati militari, che inizialmente vogliono sfruttare i giorni di trasferta per spassarsela, si accorgono presto di quanto sia ingenuo e disadattato il ragazzo che stanno trasportando verso la reclusione, e cercano di fraternizzare con lui. Durante il viaggio prima provano senza successo a fargli visitare i suoi familiari, poi lo portano a sbronzarsi ed infine a perdere la verginità in un bordello. Ma la cruda realtà interrompe bruscamente il loro intento “eversivo”.

Sceneggiato da Robert Towne, che fa spesso ricorso ad un linguaggio scurrile e realistico, L’ultima corvé mette in scena una umanità che ha perso le proprie coordinate, uomini che improvvisamente scoprono di essersi smarriti e di sentirsi "usati". I due improvvisati carcerieri capiscono quanto ingrato sia il loro compito, trascinare in carcere un giovane ancora sprovveduto soltanto per un furto di 40 miserabili dollari. Le giornate passate a sbronzarsi, a ridere e a scherzare sono il puro tentativo di evadere dal loro dovere, una vana speranza di “ribellione” alle istituzioni ed alle regole militari.  Ma si sa che la realtà prende sempre il sopravvento, e riporta tutto a come prima cancellando ogni illusione. E così i bellissimi dieci minuti finali non fanno altro che sprigionare un dolore percettibile fin dall'inizio, nonostante mascherato da una ironia che cela la sottile inquietudine. Strepitosi i tre attori, con una menzione particolare alla prova sovraeccitata e sofferta di Jack Nicholson, che vinse il premio come miglior interprete maschile a Cannes. Insomma, un film che andrebbe sicuramente rivalutato.

 

Jack Nicholson, Randy Quaid, Otis Young

L'ultima corvée (1973): Jack Nicholson, Randy Quaid, Otis Young

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