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Tarzan l'uomo scimmia

Regia di John Derek vedi scheda film

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La recensione su Tarzan l'uomo scimmia

di maso
2 stelle

Leonard Maltin ha coniato il termine "Bomba" per definire un film di merda ma quando dovette dare un giudizio su questo in particolare pensò di inventarne un altro anche peggiore perchè lo giudicava al di sotto dello sterco prodotto dalle talpe che vivono sotto terra. Il passaggio improvviso su 7 Gold mi ha dato l'occasione e il coraggio per verificare se tale disprezzo fosse giustifiacato ma la fama puzzolente del "Jane delle scimmie" di Derek è nota anche fra i gorilla dello Zaire e quindi non avevo alcun dubbio che fosse una delle più grosse stronzate mai realizzate non solo sul personaggio dell'uomo scimmia nato dalla penna di Edgar Rice Burroughs che fu talmente schifito da questa versione da citare in tribunale Derek e signora.

Il film è impostato dal punto di vista di Jane Parker che raggiunge il padre avventuriero in Africa alla ricerca di cosa non si sa, i due ruoli sono affidati rispettivamente a Bo Derek e Richard Harris, mi soffermerò prima sul personaggio di James Parker definendolo un razzista insopportabile, vedere un grande attore come Richard Harris alle prese con delle battute così dementi recitate abbaiando alle liane è raccapricciante ma il massimo lo raggiunge Bo Derek che detiene due record ragguardevoli: è la ragazza con il rapporto qualitativo culo tette più alto dei primi anni ottanta ma allo stesso tempo la peggior attrice mai vista in un fotogramma.

Il peggio lo si raggiunge però con la comparsa di mr muscolo Miles O'Keefe nel ruolo di Tarzan, un attore privo di battute e privo di espressioni, più che un uomo scimmia una scimmia umana e la cosa allucinante è che si muove anche male nelle scene d'azione soffocate da continue slow motion, non mi ricordo di aver visto altri film dove ce ne sono così tante, una sequenza in particolare mi ha lasciato allibito: Jane arrotolata dentro un pitone viene soccorsa da Tarzan e John Derek da sfoggio del suo cattivo gusto riprendendo il tutto in campi stretti al rallentatore dentro dissolvenze incrociate mentre la moglie finge male la paura, il tutto gonfiato dalla musica pompata a mille a sugellare una delle sequenze più ignobili che abbia mai visto.

Tralasciando ogni commento sulla sceneggiatura scritta da un orango vorrei soffermarmi sul tema dell'erotismo, la nota di richiamo che nel lontano ottantuno doveva attirare i giovanni allupati al cinema per vedere Tarzan e Jane travolti da un insolito destino nell'azzurro mare dello Sri Lanka d'agosto: qui di erotico non c'è neanche un casco di banane, anzi se ne vede una bella matura mangiata da Bo Derek in faccia a Tarzan ma l'insolito destino stava per travolgerli davvero mentre Bo, comunque molto BoNa tutta ignuda sulla spiaggia, viene avvicinata da un leone grande e grosso, poi arriva con il suo urlo terrifico il Tarzan tanto atteso, la scena è montata con il culo di un babbuino fra campi lunghi e segmenti più scuri e più chiari con gli attori liberi di fare quel cazzo che vogliono finchè il leone è scattato verso la signora Derek e Tarzan si è frapposto per evitare che le mordesse le sue belle tette, nessuno si è fatto male ma l'emozione più grossa data dal film è scaturita da un incidente di scena e non dalle ridicole effusioni pensate, e sottolineo pensate da Tarzan e Jane.

Dopo aver visto Tarzan salvare Jane dalla tribù dei culi pitturati cosa salviamo di questo Tarzan orrendo? John Philip Law e Bo Derek che nonostante tutto era una gran bella figliola e con le treccine su "Ten" ha raddrizzato parecchie banane dei gioiosi anni ottanta.

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