Espandi menu
cerca
Atto di dolore

Regia di Pasquale Squitieri vedi scheda film

Recensioni

L'autore

mm40

mm40

Iscritto dal 30 gennaio 2007 Vai al suo profilo
  • Seguaci 166
  • Post 16
  • Recensioni 10912
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Atto di dolore

di mm40
3 stelle
Una donna, vedova, vive con i due figli adolescenti. Il maschio, 19 anni, una sera ha una crisi d'astinenza da eroina. La madre ignora di cosa si tratti, ma all'ospedale viene a conoscenza dei problemi del figlio. A quel punto è determinata a fare di tutto pur di salvarlo: comprargli la droga per non vederlo a pezzi, zittire la sorella gelosa delle attenzioni riservate solo a lui, mandarlo in una comunità per disintossicarsi. Ma sembra che nulla possa aiutarlo a uscire dal tunnel.
 

A essere sinceri, Atto di dolore è meglio di quanto si potesse credere prima di vederlo. Un film di Squitieri, non esattamente un acuto osservatore sociale e altrettanto distante da posizioni progressiste, che tratta da vicino il problema della tossicodipendenza in una delle sue forme peggiori, più esasperate e più lancinanti: quella da eroina. C'era da aspettarsi lo sfacelo, invece la pellicola "si lascia guardare" e riesce anche, di tanto in tanto, a sembrare sufficientemente credibile e meno bigotta e moralista a oltranza di quanto preventivabile. La sceneggiatura è firmata dallo stesso regista insieme a Sergio Bianchi e Nanni Balestrini; non brilla di sicuro per profondità psicologica, ma almeno evita di calcare a spron battuto gli stereotipi più beceri sul 'drogato' e, anzi, concede al personaggio del protagonista eroinomane la dignità di essere umano ferito e incapace di reagire. Pecca invece maggiormente, la scrittura, sul fronte della madre, interpretata dalla moglie del regista Claudia Cardinale, una figura meno consistente, meno credibile, più che altro funzionale alla storia e alle vicissitudini del figlio. Nei cui panni c'è Karl Zinny, mentre nel resto del cast troviamo anche Bruno Cremer, Fabio Traversa, Claudio Spadaro e un tris di attori giovani ancora più o meno distanti dalla fama futura: Giulia Boschi, Enrico Lo Verso e Gabriele Muccino (!). Finale eccessivo (e pure girato maluccio), ma va apprezzato il coraggio di non chiudere con il lieto fine una storia su argomenti tanto gravi. Squitieri proseguirà la carriera lavorando sempre più di rado e quasi sempre per la Rai. 3,5/10.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati