Regia di Pete Docter vedi scheda film
Un suo fascino indubbiamente ce l'ha, 'tristezza' è esilarante, bella l'idea di 'amico immaginario' e molte sequenze sono notevolmente oniriche, insomma un film anche interessante. Ma. Ma io non amo in partenza questo tipo di grafica, sono all'antica, mi piacciono i disegni e questi invece sono pupazzi di peluche molto tridimensionali ma straniati, impossibilitati a guardarmi negli occhi ed entrarmi dentro. La protagonista principale, 'gioia', sembra Campanellino con gli occhi di vetro enormi e convergenti, terribile. Come trovo orrendi gli umani, compresa la protagonista, per non parlare dei genitori. Avrei preferito, allora, un mix con attori realmente umani e animazione per tutto il resto, sarebbe stato, per i miei gusti, assolutamente più gradevole. La sceneggiatura è molto ambiziosa, francamente non è che ci ho capito tutto, indubbiamente alcune trovate sono notevoli, ma l'insieme mi appare eccessivo sotto tutti i punti di vista e mi sono onestamente anche un tantino annoiato. Succede quando uno non capisce, direte voi, e vi do ragione. Ma non vedo perchè per vedere un film, per di più di animazione, devo stare concentrato per entrare bene nei ruoli metafisici. Troppa fatica, al cinema ci vado anche per rilassarmi, non per prepararmi ad un esame di psicologia. Insomma, bene bravi sette più, ma non verrò a vedere il seguito e forse è l'ultimo film di animazione digitale tridimensionale che provo a vedere. Ne ho abbastanza di figure fatte di spugna senz'anima. Aridatemi Bambi! :)
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