La recensione su Death Note - Il film

di Mike.Wazowski

8 stelle

E' la prima parte in Live action di un dittico di film tratti dal famoso fumetto culto giapponese "Death Note", che mi dispiace non avere letto, quindi non posso fare confronti con l'opera cartacea nella storia. Devo però dire che comunque conosco i personaggi in carta quel poco che basta per sostenere che le rappresentazioni dal vero specialmente per quanto riguarda L (Ken'ichi Matsuyama), sono molto somiglianti e non perdono in spessore, diciamo che non guastano e non cadono nel ridicolo. Che in queste imprese di solito sono la cosa che porta il tutto nell' inguardabile!. Invece sono rimasto positivamente impressionato per la trama e anche per le continue stoccate, ma senza vittorie, da entrambi i duellanti per arrivare uno ad eliminare l'altro. Una battaglia che si concluderà in questa prima parte, con un finale tragico, rafforzato nel momento in cui sapremo effettivamente come sono andati i fatti.

Light Yagami verrà in possesso del Death note in modo fortuito, farà la conoscenza di uno shinigami ovvero “Dio della morte” di nome Ryuk il detentore del diario. Questo demone da, diciamo, la possibilità a Light di sfruttare nel migliore modo possibile il dono del quaderno, chiunque il nome verrà scritto su di esso morirà dopo poco. Ci sono delle regole da rispettare la prima è che la persona di cui il nome viene scritto deve essere visibilmente conosciuta, altrimenti tutti gli omonimi moriranno. La seconda se non verrà scritta nessuna causa di morte, la persona morirà di infarto. La terza le morti possono essere predatate. Questi sono i punti essenziali del potere del diario.

Per buona parte del film non sapremo chi sia L, che vive recluso dal mondo esterno, in un appartamento isolato, protetto da innumerevoli dispotivi di spionaggio che mangia solamente dolciumi.

Lo Shinigami Ryuk, amante delle mele, interamente costruito in digitale ma non poteva essere diversamente, inizialmente si farà fatica ad apprezzarlo nella sua realizzazione di pixel, ma poi con la simpatia acida, diventerà il pezzo forte del film e si chiederà a gran voce la sua presenza.