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Lo straniero senza nome

Regia di Clint Eastwood vedi scheda film

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La recensione su Lo straniero senza nome

di LucioLoLoryLore
8 stelle

Il più particolare dei suoi western, forse il più "Leoniano",almeno per quanto concerne la scrittura del personaggio, così enigmatico, così ombroso e taciturno, più di quanto ci avesse abituato nei film di Sergio nostro. La scena dell'amplesso, che molti qui paragonano a stupro, oggi giorno sarebbe impensabile con tutte le streghe che svolazzano e

starnazzano sopra gli studios.

La scena infatti si conclude con l'evidente partecipazione della donna che alla fine risulta pure soddisfatta.

E comunque io la penso come un altro celeberrimo protagonista di un ns western, il mitico Bambino di Bud Spancer in "continuavano a chiamarlo Trinità", che spiega così una analoga vicenda - "personalmente non ho niente con chi si infila nel letto della donna di un altro uomo, ma se quella non ci sta, dicono sia violenza carnale e la legge non l'acconsente!".

E l'uomo inquisito replica - "quella baldracca ci sarebbe anche stata, ma poi è arrivato il marito e la gallina s'è messa a starnazzare per salvarsi la faccia";

È soltanto una battuta , una delle più divertenti tra le tanti meritevoli di citazione di quel film. 

Clint Eastwood, Marianna Hill

Lo straniero senza nome (1973): Clint Eastwood, Marianna Hill

 

Tornando seri, a sottolineare il quasi irreale personaggio giocato da Eastwood, concorre non poco, il particolare commento musicale, completamente estraneo tanto è originale, a tutti i western visti in quel periodo.

Suoni suadenti e persuadenti più che musica... adattissimi ad ogni inquadratura, conferendo quella particolare essenza così sospesa, quasi onirica, all'entrata e l'uscita di scena del personaggio, un "evanescente" antieroe suigeneris, inedito a quei tempi, sicuramente per il genere in gioco; ancora più, molto più, visionario, surreale, del kafkiano predicatore, che il regista e interprete riprenderà anni dopo nel suo capolavoro da tutti riconosciuto, che sarà "Il cavaliere pallido".

 

Quanto a chi si pone assurde e cavillose questioni riguardanti la plausibilità di tutto il costrutto... se ci sofermassimo su queste cose... il cinema sarebbe fallito... spero costoro si rendano conto dell'assurdo delle loro critiche, non solo al film in questione, ma al fondamento in generale su cui si basa il cinema, almeno quello d'intrattenimento, e la magia da esso resa a noi tutti!

Clint Eastwood

Lo straniero senza nome (1973): Clint Eastwood

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