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Stato di grazia

Regia di Phil Joanou vedi scheda film

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La recensione su Stato di grazia

di millertropico
8 stelle

Stato di grazia è un ottimo esempio di film di genere: secco e buio come si conviene, che si avvale per altro dell'apporto di un team di interpreti davvero in stato di grazia. Se al primo posto metterei la maiuscola prova di Sean Penn, non sono però da sottovalutare gli straordinari esiti creativi di John Turturro, Ed Harris, Gary Oldman e Robin Wright. 
Una storia, quella raccontata dal regista, che ha per protagonista quella razza fiera e maledetta, che si identifica nei cosiddetti "Irlandesi d'America", una comunità trapiantata suo malgrado (il necessario nomadismo della migrazione europea dei secoli scorsi verso l'Eldorado) che ha messo radici e viveormai in pianta stabile a New York, ma continua a sognare l'erica del Connemara, che ormai viaggia in Cadillac ma quando si ubriaca beve ancora Bushmill. E se qualcuno come il poliziotto Terry Nooman, si è forse illuso di aver davvero tagliato quel cordone ombelicale che lo teneva ancorato alla sue radici, con il suo inaspettato ritorno nel proprio quartiere per una missione speciale, può trovarsi all'improvviso risucchiato dal suo passato, per essere  di nuovo riassorbito, suo malgrado, dagli antichi legami di sangue, e riconoscersi così di nuovo e sempre, un disperato fra i disperati, un uomo "né carne né pesce",combattuto e diviso fra chi non riesce ad adattarsi ai tempi nuovi come il suo amico Jackie, e chi invece ai nuovi codici morali si è già abituato, li ha fatti entrare nella sua etica personale di riferimento, come Frankie, freddo, cinico e disincantato da fare davvero paura. 
Con questo materiale davvero di prim'ordine a disposizione, il regista Phil Joanou firma un gangster movie di prima grandezza, aspro e drammatico come si conviene. Amore e tradimenti, famiglia e amicizia, tradizione e senso della giustizia, sono gli elementi messi a fuoco da un racconto dai cupi bagliori shakespeariani, che vira verso la tragedia e si ispira ai personaggi di una banda realmente esistita. 
Una pellicola dunque di grande forza espressiva e un pessimismo di fondo amaro e un pò rabbioso che non lascia molta strada alla speranza, assolutamente da recuperare..

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