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Dead Snow: Red vs. Dead

Regia di Tommy Wirkola vedi scheda film

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La recensione su Dead Snow: Red vs. Dead

di marcopolo30
1 stelle

Festival del cattivo gusto per un sequel inspiegabilmente osannato dalla critica, che pur spostando ulteriormente il baricentro verso la parodia idiota riesce a mala pena a strappare un sorriso a denti stretti in cento minuti di pellicola.

 

Tornano, a cinque anni dal sorprendente film che li vide cinematograficamente nascere, i temibili nazi-zombie in trasferta norvegese di “Dead Snow”. Questa volta Tommy Wirkola & soci spostano ulteriormente il baricentro dell'opera e si passa così dall'horror splatteroide a tinte semicomiche del film matrice, a un melange di generi ancor più sopra le righe riassumibile (forse) in “parodia horror splatteroide con aggiunta di personaggi pescati a caso dal chi è chi dello stereotipo”. Inutile forse aggiungere, dopo tale premessa, che il film non riesce a risultare né divertente né tanto meno spaventoso ma solo occasionalmente disgustoso. E risulta inspiegabile, almeno dal mio punto di vista, il successo di critica per un sequel che sebbene possieda una sua trama di sorta, questo si, si limita in ultima analisi a pigiare ulteriormente il piede sull'acceleratore dell'idiozia e del gore gratuito. L'intero concetto di parodia dell'horror risiede nel prendere tale genere di film per i fondelli, vedasi “Frankenstein Junior”. Qui si fa invece una replica dei film a tema zombies, includendo poi momenti dementi che dovrebbero garantire, nelle intenzioni degli autori, divertimento a secchiate. E già il fatto di riproporre come prima scena (subito dopo il resume della puntata precedente presentato con spezzoni del primo film) uno srotolamento di budelle di zombie ancora vivo (passatemi l'ossimoro...), una delle poche intuizioni felici del film madre, non è che deponga proprio a favore di questo sequel utile quanto un secchio bucato. In conclusione: il primo film non era certo un capolavoro ma nasceva da uno spunto originale, questo bis era assolutamente innecessario, risulta forzato nella sceneggiatura e, non serve forse aggiungerlo, ha perso per strada quella qualità, la genuinità, che era il vero punto di forza di “Dead Snow”. Da notare che il film, ambientato nella Lapponia Norvegese (Finnmark) è stato in realtà girato in Islanda.

 

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