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3:07 AM Project

Regia di Nacho Vigalondo, Max Landis, Ti West, Jason Eisener vedi scheda film

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La recensione su 3:07 AM Project

di EightAndHalf
6 stelle

Lo spavento immediato, improvviso. Strampalato esperimento horror sui generis che prende le mosse dal recentissimo The Conjuring di James Wan per rielaborare tanti tipi diversi di paure tutte alle 3:07 AntiMeridiane. Senza preoccuparsi di una storia (anche perché non c'è il tempo materiale per svilupparne) i quattro registi si preoccupano di creare situazioni raccapriccianti istantanee, assolutamente prive di preconcetti o di anticipazioni ma che si vomitano addosso allo spettatore senza ritegno alcuno. Il risultato è altalenante (il secondo episodio non lascia ben intendere il motivo per cui si dovrebbe provare spavento), ma ha un suo interesse per gli appassionati, specie per l'intenzione (già manifesta in V/H/S/2) di riprendere le situazioni in soggettiva, come avviene qui in tutti e quattro i casi. Tra sogni premonitori e spaventosamente reali, riti satanici, fastidiosi pupazzi antropomorfi e fantasmi subacquei, uno strano esperimento forse superfluo ma che ancora una volta torna all'apoteosi della paura, procurando una serie di spaventi ben assestati, prevedibili ma inspiegabili, giusto come dev'essere inspiegabile la paura. Menzione a parte il terzo episodio di Ti West, forse il più semplice ma anche il più studiato dal punto di vista visivo: un piano sequenza fisso e una contorsionista mal truccata che si avvicina alla telecamera per spaventare proprio noi che stiamo dall'altra parte dello schermo; per il resto amministrazione più o meno ordinaria. Il primo episodio di Vigalondo propone disturbanti incontri fra sogno e realtà tanto da gettare scompiglio nell'intimità di una camera da letto; il secondo episodio di Landis, in puro stile POV, termina con diverse urla deliranti senza lasciare intendere proprio nulla, ma mettendo una certa tensione in quei minuti che in basso a sinistra la telecamera indica che scorrono verso le fatidiche 3:07 AM; il quarto episodio è interamente in prima persona sott'acqua, e più che uno spavento sembra un brevissimo spin-off del quarto episodio di V/H/S/2. Evitabile, ma con qualche spunto particolare, a pensare in particolare all'episodio di Ti West che riprende l'estetica del film muto.

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