Regia di Nicholas Stoller vedi scheda film
Nicholas Stoller e i suoi sceneggiatori mettono a terra solide fondamenta per la costruzione di una commedia intelligente con scontro generazionale da leggere come metafora. Sfortunatamente la buttano poi in casciara con comicità di grana molto grossa. VOTO: 6
Riponevo in “Cattivi vicini” tante speranze di trovarvi una buona commedia quante ne avrei di poter mangiare cucina casereccia da McDonald's. Il puzzo di n-sima stupida commedia americana era piuttosto forte. E siccome negli ultimi anni di stupide commedie americane ne ho beccate a palate, questa volta stavo per passare oltre. Per una volta è stata però mia moglie a insistere perché vedessimo una commedia. E a conti fatti devo riconoscere che, ben lungi dall'essere un capolavoro, “Cattivi vicini” non è la solita, stupida commedia americana contemporanea. È invece un film ben strutturato e che possiede un suo nucleo ben definito e a suo modo direi anche solido. È un film che offre spunti di comicità, sebbene di grana molto grossa. È un film ben recitato da un cast ben assortito. Fin qui i pregi. Certo presenta anche i suoi buoni, innegabili limiti. Quello principale, madornale, è che strizza l'occhio troppo apertamente a un pubblico di giovanissimi, target suppongo ben definito di questa produzione, e che porta gli autori a prediligere troppo spesso gags di tipo smaccatamente fisiche a scapito di uno humour meno immediato che avrebbe forse -nei timori di autori e/o produttori- reso il film meno attraente per il suddetto pubblico. Ed è un vero peccato perché, come già scritto, qui le potenzialità per far molto bene c'erano eccome, e già il fatto di aver voluto contrapporre alla fraternity non una coppia borghese di mezz'età, la scelta più scontata per lo scontro generazionale in programma, ma piuttosto una coppia giovane e liberale che evidentemente proprio in tale ambiente festarolo a oltranza si era recentemente 'fatta le ossa', ecco già solo questo poneva le basi per una commedia molto intelligente. E cioè non il ritrito giovani vs vecchi, ma piuttosto l'assai più sapido giovani A vs giovani B. L'aver voluto buttare poi (quasi) tutto in casciara decurta però enormemente i meriti di Nicholas Stoller e soci.
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