Regia di Anthony Silverston vedi scheda film
Secondo lungometraggio della sudafricana Triggerfish Animation Studios. A fronte di disegni ben realizzati, la storia narrata risulta interessante per gli spettatori più piccoli, ma troppo elementare per gli adulti, con personaggi appena abbozzati. VOTO: 5
Triggerfish Animation Studios è, come il nome suggerisce una compagnia di produzioni cinematografiche specializzata in cartoons, con sede in Sudafrica. Parliamo quindi di un campo dove la concorrenza, per così dire, è ristretta ad appena due o tre aziende che agiscono in regime semimonopolistico. La nascita di studios indipendenti in tal settore è quindi certamente notizia eccellente. “Khumba”, anno di produzione 2013, rappresenta il secondo lungometraggio realizzato, dopo “Zambezi”, uscito nelle sale l'anno precedente. Confesso di non essere un gran esperto di animazione, genere che, periodo infantile a parte, ho frequentato solo in questi ultimi anni con nipoti prima e figlio ora. “Khumba” l'ho visto proprio con lui, quattro anni di età, e quindi ottima cartina al tornasole per giudicare la qualità di un cartoon o quanto meno la storia in esso narrata. Risultato: mio figlio, grande amante di natura e animali, ha seguito con un certo interesse la vicenda senza dar mai segnali di distrazione. Per quel che mi riguarda, con 44 anni primavere extra sul groppone, l'ho trovato troppo troppo semplice, con un chiarissimo e sacrosanto messaggio di fondo (l'accettazione del diverso) ma caratteristiche dei personaggi appena abbozzate e spesso eccessivamente intinte in quegli stessi stereotipi che gli autori sembrerebbero voler combattere. Il viaggio della giovane zebra striata solo per metà e pure orfana di madre è un'avventura per bambini e solo per bambini. Non siamo assolutamente ai livelli di “Finding Nemo”, tanto per restare nel campo animali e viaggi. L'errore di fondo risiede per me nell'averne ammassati troppi di personaggi, anziché dare un minimo di profondità a un numero magari più esiguo. Da un punto di vista dell'animazione, neanche qui siamo dalle parti dei migliori lavori Pixar o Disney, ma nessuno lo pretenderebbe, date le differenze di budget, e anzi gli scenari da tipico safari africano sono molto ben realizzati.
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