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Rollercoaster. Il grande brivido

Regia di James Goldstone vedi scheda film

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La recensione su Rollercoaster. Il grande brivido

di FABIO1971
4 stelle

Mediocre thriller catastrofico diretto da James Goldstone e tratto da Sanford Sheldon, Richard Levinson e William Link da un soggetto di Tommy Cook, tutti di provenienza televisiva: quello che appare incomprensibile, però, è il motivo per cui sceneggiatori di serie coi fiocchi e di successo come ColomboChips, Le strade di San Francisco, Ellery Queen, Mannix, Il fuggitivo, Alfred Hitchcock Presenta, non siano riusciti a tessere una vicenda adeguatamente tesa e coinvolgente, smarrendosi senza rimedio tra incongruenze narrative, ritmo fiacco, colpi di scena telefonati e pessima gestione dei meccanismi della suspense. Terzo film realizzato in Sensurround dopo Terremoto e La battaglia di Midway, è un innocuo e discontinuo giocattolone spettacolare col torto di promettere molto più di quello che poi effettivamente mantenga: dopo un promettente inizio, infatti, la vicenda del terrorista che pretende un milione di dollari per non far saltare in aria i più importanti luna park americani e della corsa contro il tempo da parte dell'FBI, insieme al responsabile della sicurezza di uno degli impianti sabotati, per impedirgli di attuare il tragico proposito, inizia a perdere colpi minuto dopo minuto, tra cadute di tono, scontate situazioni ad effetto ed una messinscena di scarsa inventiva e debole resa espressiva. Le uniche note liete provengono dall'indubbia cura profusa negli effetti speciali (supervisionati dall'immenso Albert Whitlock), dalla colonna sonora di Lalo Schifrin e dall'eterogeneo cast d'interpreti, tra cui spiccano George Segal, Harry Guardino, Susan Strasberg e vecchie glorie come Richard Widmark e Henry Fonda, oltre ad un esordiente Steve Guttenberg e ad una giovanissima Helen Hunt.

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