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La ragazza di Boemia

Regia di James W. Horne, Charles Rogers vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La ragazza di Boemia

di sasso67
8 stelle

Più o meno nel periodo in cui in Italia si facevano film orripilanti come "Camicia nera" (1933), negli USA il sonoro vedeva gli ultimi exploit di grandi comici che avevano iniziato con il muto, da Buster Keaton (il più colpito dall'avvento del sonoro) a Charlie Chaplin, fino a Laurel & Hardy, passando per i fratelli Marx, che proprio con il cinema sonoro riuscirono a sfondare (difficile immaginare Groucho senza i suoi sproloqui surrealisti). La ragazza di Boemia non è il miglior film di Stanlio e Ollio, ma è comunque una commedia riuscita, girata sulla falsariga di quello che secondo me è il loro capolavoro, cioè "Fra' Diavolo". Qui i due amici sono due zingari che si fermano nelle città europee guadagnandosi "onestamente" da vivere leggendo il futuro, ma soprattutto derubando gli ignari clienti. Oliver è sposato con una moglie che lo tiranneggia e gli fa le corna e che, prima di fuggire con l'amante, gli lascia una bambina rapita, che è la figlia del conte Arnheim, potente del luogo che odia gli zingari con tutte le sue forze. Dopo varie peripezie gli zingarelli faranno (involontariamente) incontrare la figlia ormai adulta con il nobile padre, ma non riusciranno a risparmiarsi un'ignominiosa tortura da parte degli scagnozzi del conte. Alcune gag sono ricalcate da "Fra' Diavolo" (Stan che si ubriaca imbottigliando il vino), altre derivano direttamente da quel film (il giochino di Stan con le dita), ed alcune sono nuove e molto divertenti, come la scenetta ben congegnata della rapina all'antipatico nobilastro, con l'intervento risolutore di Stan - una volta tanto non disastroso per l'amico - insieme a un gendarme tonto. Insomma, con Laurel e Hardy ci si diverte sempre, anche se qui si esagera con i numeri musicali (due ma piuttosto lunghi), e poi si rivede volentieri una presenza che spesso serve a ravvivare i film del duo comico, quella del collerico James Finlayson, qui nella parte di un fanatico capitano dei gendarmi, persecutore degli zingari.

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